Su un sito, 
Itaca. storie d'Italia,  ho scoperto alcuni racconti di viaggio sulla Basilicata. I racconti sono corredati da un repertorio fotografico di alto livello. Ottimi spunti, angolazioni che danno il senso del territorio. 
E' un viaggio in camper per l’Italia alla ricerca di storie, persone, realtà italiane. Di seguito ho postato  gli inizi dei racconti di viaggio che narrano di
 Metaponto e il suo mondo quasi irreale del rumore del mare che si avverte in assenza di bagnanti; della magia di un borgo come 
Tursi e del suo ancestrale quartiere Rabatana; dell'esperienza del volo dell'angelo sulle 
Dolomiti Lucane e naturalmente di 
Matera, città unica e generatrice di senzazioni.
|  | 
| (c) Giovanni Marozzini | 
Metaponto- Sembrava settembre : Stamattina con C. siamo andati in spiaggia. Il sole era caldo da pesarti  addosso, in qualche modo. Nuvole aitanti facevano un argine, a nord, a  ranghi non ancora serrati. Passeggiavamo sul lungomare quasi 
deserto,  spalleggiandoci, con gli asciugamani sulle spalle....vai all'articolo
|  | 
| foto di Giovanni Marozzini | 
Tursi - Rabatà:  
 La sera, le pietre di La Rabatana si liberano del calore ed emanano un  aroma caldo, saturo di umidità. La chiesa è intonacata di rosa corallo  ed ha un rosone che sembra un rombo di materia fusa e una croce che  sembra una doppia ascia. Qui l’odore è floreale. Tre rondini garriscono  impettite sul cavo della luce, poi si lanciano. Due di loro formano una  coppia e fanno una giocosa scia elicoidale...vai all 'articolo
|  | 
| foto di Giovanni Marozzini | 
Dolomiti Lucane- Un volo tranquillo: 
Arriviamo presto al punto. Malgrado il nome celestiale, il volo  dell’angelo  è in realtà una terrificante attrazione nei pressi di  Pietrapertosa, sui monti del Ponentino, e consta di un cavo d’acciaio  teso fra due picchi calcarei sul quale scorre una carrucola dove vi  imbracano proni e incaprettati, faccia avanti come Christopher Reeve,  mani dietro la schiena come Patrick de Gayardon e vi fanno viaggiare a  cinquanta chilometri all’ora sopra cinquecento metri di crepaccio per  due minuti lunghissimi...vai all'articolo
|  | 
| foto di Giovanni Marozzini | 
Matera. Silenzio come di neve : Prima di Piazza Vittorio Veneto il pavimento madreperlaceo pare  lustrato da una lucidatrice. Si sta proprio bene qui. Il ragazzo e la  ragazza ci passano sopra scimmiottando il jogging, allegramente sbronzi.  Non c’è un odore nell’aria, solo una piccola eco di umidità marina, col  preannuncio di temporale. Piazza Vittorio Veneto piastrellata a dorso  di tartaruga, spicchiata coi sottolivelli archeologici, gli ulivi e i  palazzi arabeggianti e la fontana che si accende a intervalli – fra  sfrigolii elettrici – con quattro pennacchi da sfiatatoio intrisi di  colori sgargianti che quando si spengono l’acqua in cima pare uno che  improvvisamente gli manca la terra sotto i piedi. Un tipo legge  satanicamente un libro camminando, e l’accessoriata deambulazione pare  ancora in fase di rodaggio. Dal belvedere, i sassi caveosi promiscui e  interlacciati e mediorientali nella cavità conica di fronte ai quali mi  arrendo...
vai all'articolo
www.tracieloemandarini.blogspot.com
