27 nov 2019

Mondo è stato e mondo sarà; la voce di Ninnì

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 — presso Chiesa di San Rocco Bernalda.


Ci sono momenti che nei paesi appaiano immobili, appesi più che sospesi.

Ninnì che riconosce la tua voce e ti chiama, seduto sulla sedia davanti alla chiesetta di San Rocco in attesa che il Santo rientri a "casa", è uno di questi momenti "appesi".Come quarant'anni fa, come l'anno scorso, come stasera e come domani.

Poi un giorno accadrà che ci sarà solo una sedia vuota e quel senso di immobilismo si trasformerà in perdita.

Perdita di un tempo spinto sempre più all'angolo del ring delle memorie, come un pugile che sta per piegare le ginocchia.

Perché un tempo, in quello dell'infanzia, non si possedeva un passato, non ancora, da portare con sé e questo rendeva quel tempo magico e leggero, dove niente era immobile e tutto bisognava scoprire e le ginocchia si sbucciavano ma non cedevano mai.

Perdita di un tempo spinto sempre più all'angolo del ring delle memorie, come un pugile che sta per piegare le ginocchia.

Perché un tempo, in quello dell'infanzia, non si possedeva un passato, non ancora, da portare con sé e questo rendeva quel tempo magico e leggero, dove niente era immobile e tutto bisognava scoprire e le ginocchia si sbucciavano ma non cedevano mai.

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