28 lug 2007

Sangue celtico nelle vene dei lucani?

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Ebbene si! Una nuova affascinate ipostesi attraversa la Basilicata. Dopo quella della stretta interconnessione tra i templari e alcuni luoghi lucani supportate con nuove ipotesi pubblicate sul portale americano www.lifeinitaly.com/history/secret-organizations.asp , ecco apparire un nuovo enigma. Uno stretto rapporto sembra vi sia stato tra i celti e la Basilicata. Per essere più precisi, si parla di un collegamento tra la Umbria celta, e la Basilicata. ..." In quel di Albano di Lucania pare trovarsi il santuario celto più a sud di
Europa, convalide arrivano dai confronti con altri osservatori sparsi per l'Europa, che sono praticamente simili a quello rinvenuto ad Albano ( di Lucania, PZ, n.d.r.), non ultimo quello trovato in Umbria a Lugnanob(santuario simile anche ad uno in Alsazia) che confermerebbe quanto già annunciato in precedenza, ossia un collegamento tra l'Umbria "Celta" e la Basilicata, ma anche una strana "somiglianza" tra la parola Lugnano e il termine Lugh, divinità nordica chiamata anche Lucus, da cui deriverebbe il termine Lucania. A dar man forte a questo nuovo filone di studi , che già da settembre vedrà una troupe inglese di circa trenta elementi impegnata in Basilicata, anche una vecchia documentazionedel secolo scorso; documentazione prodotta da un gruppo di ricercatori tedeschi che nel 1931 (lo studioso in questione è il linguista Gerard Rolfh e i suoi studi sono presenti nella pubblicazione: G. Rohlfs, Galloitalienisches Sprachkolonien in der Basilikata, in "Zeitscrift für Romanische Philologie" pp. 249-279 (1931); trad ital. Colonie linguistiche galloitaliche in Basilicata, in G. Rohlfs, Studi linguistici sulla Lucania e sul Cilento, traduzione a cura di Elda Morlicchio, Congedo editore, Galatina, 1988, pp. 7-37. N.d. R.) individuarono in Basilicata in isola linguistica Gallo -Italica; condizione che...rimandava la toponosmastica dei luoghi a termini cari alla cultura dei popoli del nord Europa... Articolo tratto dal settimanale lucano Controsenso anno IV n.30 28/31 LUGLIO 2007 http://www.controsensobasilicata.it/ Che dire? Comunque l'opera adel Rolfh implica anche un’ipotesi sul periodo e sulle motivazioni della emigrazione settentrionale a cui sarebbero dovute le caratteristiche linguistiche delle comunità denominate galloitaliche. Ed anche gli studi recenti sul gallo italico non vanno verso questa direzione. http://www.galloitalico.it/ Aspettiamo per vedere quali nuovi affascinanti ipotesi i tanti Indiana Jones e Martin Mystere sveleranno sulla storia lucana coperta da un sudario di silenzio e oblio. Forse Voluto? Share

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