Il termine giardino storico definisce - in genere - uno spazio progettato dall’uomo con finalità in primo luogo, ma comunque non esclusivamente, estetiche a cui si riconosce un interesse pubblico conferitogli dalle sue caratteristiche artistiche e/o dalla rilevanza storica.
Esempi di questi questa tipologia di beni culturali sono i giardini e i parchi annessi alle grandi proprietà nobiliari, gli orti e i giardini botanici, i parchi urbani, le aree verdi comprese nei siti archeologici, come pure i piccoli giardini privati, i chiostri e i cortili, i cimiteri, sempre se caratterizzati da rilevanza artistica o storica.
L’Italia possiede un patrimonio di circa 5000 ville, parchi e giardini storici oggetto di specifico provvedimento di tutela.
Molte delle grandi ville e parchi urbani sono di proprietà demaniale (Stato o Enti Locali) e aperti al pubblico, alcuni sono stati anche dichiarati patrimonio dell’umanità (come la Reggia di Caserta, la Villa d’Este a Tivoli e l’Orto Botanico di Padova) e fanno parte della World Heritage List dell’UNESCO. In particolare i parchi e giardini delle regge e palazzi ex reali sono gestiti dagli Uffici periferici del MiBAC. Il nucleo comunque numericamente più consistente è di proprietà privata e comprende esempi di notevole rilievo.
L’attuale normativa sancisce che sono sottoposti a provvedimenti di tutela ville, parchi e giardini non solo a ragione dell’interesse artistico o storico ma anche quelli che siano di “non comune bellezza”.
Il principale strumento legislativo di tutela è attualmente il Codice dei beni culturali e del paesaggio Decreto legislativo n. 42 del 2004 e s.m.i. che contempla quanto già sancito dalle precedenti leggi di tutela nn.1089 e 1497 del 1939. In particolare alla legge n. 1089 “Tutela delle cose di interesse artistico o storico” si richiama l’articolo 10 c. 4, lettera f elencando quali Beni culturali - oggetto della tutela: “le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico”. Pertanto anche i giardini dichiarati di interesse storico-artistico, e quindi “vincolati”, sono sottoposti a un particolare regime giuridico che prevede, tra l’altro, il divieto di distruggerli, danneggiarli o adibirli ad usi non compatibili con il loro carattere storico-artistico, o comunque tali da pregiudicarne la conservazione.
Il dettato della legge n. 1497 “Protezione della bellezze naturali” si ritrova invece nell’articolo 136 c. 1, lettera b della parte terza del Codice medesimo che individua i Beni paesaggistici e riconosce notevole interesse pubblico a “le ville, i giardini e i parchi, (…) che si distinguono per la loro non comune bellezza”. I proprietari, possessori o detentori di quest’ultima tipologia di beni culturali “non possono distruggerli, né introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione” e “hanno l’obbligo di sottoporre alla regione […] i progetti delle opere che intendano eseguire.” come sancisce il successivo art. 146 cc.1 e 2.
La consapevolezza del particolare tipo di bene culturale rappresentato dai giardini storici ha determinato l’elaborazione di linee guida e la redazione, a partire dal 1981, di due carte, dette di Firenze, che definiscono l’oggetto di tutela e dettano raccomandazioni per la manutenzione, conservazione, restauro e ripristino.
I dati qui raccolti e consultabili fanno riferimento esclusivamente ai provvedimenti di dichiarazione dell'interesse culturale del singolo giardino o parco storico emessi fino al 1992 e conservati negli archivi cartacei delle Soprintendenze competenti per territorio; sono tratti dal volume Ville, parchi e giardini. Per un atlante del patrimonio vincolato e in qualche caso possono risultare datati relativamente ai riferimenti catastali o alla proprietà.
Anche la Basilicata può vantare di possedere giardini che entrano di diritto tra i più belli d'Itali. Molti di questi fanno da corredo a edifici storici che rimandano ad un passato che stona con l'idea di una terra arida e triste, povera e malata.
Questo l'elenco dei giardini in ordine alfabetico per comune:
Nome del giardino e comune
Nome del giardino e comune
Masseria Spagna Accettura
Casino Laspro Balvano
Masseria Giustino Fortunato Barile
Palazzo Margherita con giardino Bernalda
Casino Laspro Balvano
Masseria Giustino Fortunato Barile
Palazzo Margherita con giardino Bernalda
Grancia di San Demetrio Brindisi di montagna
Masseria San Zaccaria Forenza
Resti della Certosa di San Nicola Francavilla in sinni
Masseria San Felice Irsina
Masseria Giustino Fortunato Lavello
Grancia di Santa Maria del Vetrano Matera
Masseria Monacelle Matera
Villa Gattini Matera
Masseria Leonessa Melfi
Villa Irene Montescaglioso
Masseria San Basilio Pisticci
Masseria San Felice Pomarico
Massera Tomasulo Rapone
Aree verdi circostanti i ruderi della Badia di Sant'Ippolito Rionero -Monticchio
Villa Giachetti Sant'angelo le fratte
Masseria Moles Tolve -Mezzana
Masseria Moles Tolve- Bosco
Masseria Moles Mancuso Tolve -Colonna
Masseria Nigro Viggiano
Masseria San Zaccaria Forenza
Resti della Certosa di San Nicola Francavilla in sinni
Masseria San Felice Irsina
Masseria Giustino Fortunato Lavello
Grancia di Santa Maria del Vetrano Matera
Masseria Monacelle Matera
Villa Gattini Matera
Masseria Leonessa Melfi
Villa Irene Montescaglioso
Masseria San Basilio Pisticci
Masseria San Felice Pomarico
Massera Tomasulo Rapone
Aree verdi circostanti i ruderi della Badia di Sant'Ippolito Rionero -Monticchio
Villa Giachetti Sant'angelo le fratte
Masseria Moles Tolve -Mezzana
Masseria Moles Tolve- Bosco
Masseria Moles Mancuso Tolve -Colonna
Masseria Nigro Viggiano