Chi sono le Fate Ignoranti?
Ogni volte che rivedo dei giochi di luce o angoli tra i vicoli dei paesi qua in Basilicata, mi torna violentemente alla memoria un film, Le Fate Ignoranti.
Molti critici , all'uscita del film nel 2001 non ebbero commenti felici, ma a me non interessa granchè.
A me quel film ha lasciato un fascino, ha regalato una magia, un sogno malinconico. Non è forse questo uno dei compiti del cinema? O dell'arte? Le atmosfere, le innocenti complicità, la fuga dall'artefatto, dal costruito, il vivere quotidiano come regalo di emozioni e sensazioni, non è forse questo che è presente nella pellicola di Ozpetek?
Chi sono le Fate Ignoranti?
Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e
non riconosciamo ma che ci cambiano la vita.
Non sono quelle delle fiabe, perchè loro qualche bugia la dicono.
Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte,
ma non mentono sui sentimenti. Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto,
che vivono i propri sentimenti
e non hanno paura di manifestarli.
Sono le persone che parlano senza peli sulla lingua,
che vivono le proprie contraddizioni e che ignorano le strategie.
Spesso passano per "ignoranti", perché sembrano cafone
e invadenti per la loro mancanza di buone maniere,
ma sono anche molto spesso delle "fate"
perché capaci di compiere il "miracolo" di travolgerci,
costringendoci a dare una svolta alla nostra vita.
F.Ozpetek
Ecco chi sono le Fate Ignoranti, le incontriamo ogni giorno ma forse non ce ne accorgiamo.
La magia di un gruppo 'fuori dagli schemi' che ignora le regole sociali porta dunque al dubitare della reale necessità e fondatezza delle regole stesse.
E poi le musiche, che dolcezza e raffinatezza.
Vengono utilizzate delle canzoni di Sezen Aksu, cantante turca (transessuale) molto nota fuori dal suo Paese, che ho imparato a conoscere tramite gli album Bahane e Yaz Bitmeden. Merita.
E la suggestiva Birdenbire (interpretata da Yasemin Sannino, cantante italo-turca che spesso si adopera in produzioni di tradizione popolare del nostro sud Italia)... che significa all'improvviso... e infatti... all'improvviso!...
Da citare anche Gracias a là vida (Joan Baez) che nel film è cantata in italiano dall'attrice Rosaria De Cicco.
Oltre poi alla poesia intrinseca del film è presente la poesia di Nazim Hikmet, poeta turco favoloso.
NOTTE D'AUTUNNO
In questa notte d'autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
Hikmet è diventato, mentre era ancora vivo, uno dei poeti turchi più conosciuti in occidente.Condannato per
marxismo fu il solo scrittore d'importanza ad evocare i massacri
armeni del 1915 e 1922.
Nel 1938, fu condannato a 28 anni e 4 mesi di prigione per le sue attività anti-naziste e anti-franchiste e per essersi opposto alla dittatura di
Kemal Ataturk. Grazie all'intervento di una commissione internazionale della quale facevano parte, tra gli altri,
Pablo Picasso,
Paul Robeson,
Jean-Paul Sartre scontò solo 12 anni e nel 1950 venne liberato ma egli trascorse il suo esilio in tutta Europa, perse la cittadinanza turca e divenne polacco. Morì il 3 giugno 1963 amentre si trovava in esilio a Mosca.
Ecco chi era Hikmet!
Ecco perchè i suoi versi nelle Fate Ignoranti rendono il film ancora più penetrante, di quella che io definirei dolce malinconia.
Ed ecco perchè, forse in questi giorni in cui l'Italia sembra avviata verso un declino socio-culturale,un film del genere rende ancora più violenta la sensazione di ciò che poteva essere e non è stato.
Un mio amico brasiliano Milton, come un fratello per me, mi ha mandato il video di una cantante brasiliana, Elis Regina che canta una canzone contro la dittatura il cui ritornello recita:
"il mio dolore é percepire
che nonostante tutto tutto quello che abbiamo fatto ,
ancora siamo gli stessi e
viviamo come i nostri genitori..."