Ebbene si! Una nuova affascinate ipostesi attraversa la Basilicata. Dopo quella della stretta interconnessione tra i templari e alcuni luoghi lucani supportate con nuove ipotesi pubblicate sul portale americano www.lifeinitaly.com/history/secret-organizations.asp , ecco apparire un nuovo enigma. Uno stretto rapporto sembra vi sia stato tra i celti e la Basilicata. Per essere più precisi, si parla di un collegamento tra la Umbria celta, e la Basilicata. ..." In quel di Albano di Lucania pare trovarsi il santuario celto più a sud di
28 lug 2007
27 lug 2007
Il fondatore dell'Ordine del Tempio era veramente lucano?
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tracieloemandarini
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Il sigillo dell'Ordine del Tempio
I Templari, argomento sempre di gran fascino e moda, sono oramai arrivati dappertutto, persino sulle pagine di un giornale economico-finanziario. È infatti del 30 agosto un articolo apparso sul prestigioso quotidiano “Il Sole 24ore”, nelle pagine dell’inserto “Il Sole 24ore Sud”. L’articolo in questione ha per titolo “Il fondatore dei Templari? Era un lucano” (clicca qui per scaricare l'articolo in formato PDF) e presenta una scoperta d’archivio da parte dello storico (così viene presentato dall’articolista, devo dedurre che si tratti di un docente universitario di Storia medievale) Mario Moiraghi il quale, nel suo libro “L’italiano che fondò i Templari. Hugo de Paganis, cavaliere di Campania”, Ancora, 2005, disquisisce di una nuova tesi secondo la quale il fondatore dell’ordine del Tempio
I Templari, argomento sempre di gran fascino e moda, sono oramai arrivati dappertutto, persino sulle pagine di un giornale economico-finanziario. È infatti del 30 agosto un articolo apparso sul prestigioso quotidiano “Il Sole 24ore”, nelle pagine dell’inserto “Il Sole 24ore Sud”. L’articolo in questione ha per titolo “Il fondatore dei Templari? Era un lucano” (clicca qui per scaricare l'articolo in formato PDF) e presenta una scoperta d’archivio da parte dello storico (così viene presentato dall’articolista, devo dedurre che si tratti di un docente universitario di Storia medievale) Mario Moiraghi il quale, nel suo libro “L’italiano che fondò i Templari. Hugo de Paganis, cavaliere di Campania”, Ancora, 2005, disquisisce di una nuova tesi secondo la quale il fondatore dell’ordine del Tempio
Sacro e religione
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tracieloemandarini
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Divino, sacro e religioso non sono sinonimi; se ogni religione implica il sacro, non è sempre vero il contrario (A de Benoist, 1992).. Marcel Mauss afferma: "Non è l'idea di Dio, l'idea di una persona sacra che s'incontra in tutti i tipi di religione, bensì l'idea del sacro in generale" (Marcel Mauss, 1968, p. 97).. Il termine “sacro” ha la sua immediata derivazione linguistica dalla parola latina sacer e nel significato è ambivalente. Una prima accezione rinvia all'idea di una forza potente che è percepita con i tratti della potenza della straordinarietà. Sacro in questo caso allude ad un’entità sentita o pensata come fonte ultima della vita e la forza vitale fondamentale. Il sacro indica inoltre un passaggio doloroso che implica la separazione, distacco, morte ma nello stesso tempo è dotato di una forza attrattiva potente, è "l'inaccessibile che attrae" (Acquaviva, Pace, 1992).. La struttura del sacro, contemporaneamente unitaria e duale, nella quale due elementi si attivano reciprocamente, in cui
19 lug 2007
Culti arborei in Basilicata
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tracieloemandarini
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Accettura |
Culti arborei in Basilicata - I Maggi Una particolare importanza rivestono le feste denominate "Maggi", espressione unica in Italia delle comunità montane nell'area del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane. In queste feste si esprime il rapporto strettissimo che la popolazione ha con l'ambiente circostante caratterizzato dalle montagne e i fitti boschi. Si tratta dei culti arborei celebrati ad Accettura, Oliveto Lucano, Pietrapertosa e Castelmezzano.Il Maggio di Accettura è sicuramente la festa lucana più conosciuta a livello nazionale ed internazionale e si presenta come la manifestazione viva e dinamica di un rito antichissimo, che rivela uno
Manifesto TCM
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tracieloemandarini
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Manifesto
Tra Cielo e Mandarini è il luogo nel quale mi rifugio.E' una dimensione che ognuno di noi possiede. Indefinita, vaga, eterea. Una dimensione che non è intesa come fuga da altri luoghi, è un angolo dove ci si ritrova in sintonia con se stessi ee in cui si entra in armonia con ciò che ci circonda. E' un posto come tanti e tanti altri ancora nel mondo. E' un luogo fisico e metafisico. Uno spazio che è anche e in primis dentro di noi; non si potrebbe proiettarlo fuori se non nascesse dal di dentro. Un albero per andare in alto, nel cielo, fuori, ha bisogno di radici che scavino nelle profondità del terreno. La bellezza della chioma, la maestosità del fusto, il brillare delle foglie, tutto questo dipende dal lavoro oscuro e sporco delle radici.
Bene. A questo punto ne esiste uno reale( e anche faticoso alle volte), uno spirituale, presente in ognuno di noi e modo suo, ed ora anche virtuale.Ripeto sono semplicemente e nient'altro che luoghi; fisici, dell'anima e on-line. Solo che io li chiamo Tra Cielo e Mandarini!
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