Il complesso megalitico delle “Petre de la Mola” sul Monte Croccia è un sofisticato calendario di pietra preistorico. Un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da archeologi, geofisici, geologi ed astronomi dell’Università degli Studi della Basilicata, della Faber Srl di Matera, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Università La “Sapienza” di Roma ha iniziato lo studio del complesso megalitico chiamato “Petre de la Mola”, non lontano dalla cima del Monte Croccia, nel Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane. (--->vedi foto del parco) Sofisticati rilevamenti, effettuati attraverso l’impiego delle più avanzate tecnologie attualmente in uso anche nel
campo dei Beni Culturali, hanno rivelato che il complesso presenta allineamenti diretti alla posizione del Sole al mezzogiorno ed al tramonto del solstizio d’inverno ed altri che segnalano quella agli equinozi ed al solstizio d’estate. ( ---> vedi immagini) E’ quindi probabile che il megalite sia stato utilizzato dagli antichi abitanti del Monte Croccia come un “calendario di pietra” per segnalare date particolari dell’anno, a scopo rituale ed a fini pratici. L’intera area archeologica, frequentata dal neolitico al IV secolo a.C., copre una superficie di circa 60000 mq ed include, oltre al megalite, un insediamento fortificato lucano (IV secolo a.C.), posto sulla cima della montagna. Questo insediamento è circondato da più cinte murarie realizzate in blocchi perfettamente squadrati; il tratto meglio preservato della cinta, variamente restaurata, ha una lunghezza di oltre 2 km e la sua porta principale traguarda, attraverso il megalite, il punto dell’orizzonte ove sorge il Sole agli equinozi. (Vedi il video con la ricostruzione in 3D del sito archeologico). L’eventuale conferma di questo dato indicherebbe la conservazione di una memoria e del valore sacro del megalite fino alla fine dell’occupazione del sito. --->leggi fonte
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