Il vino lucano si fa pian piano spazio tra i mostri sacri del mondo enologico mondiale. In una fiera del Vino come quella di Verona, l'evento del settore più grande del mondo, in cui erano presenti oltre 4 mila espositori, con stand che ci si ubriacava solo a passeggiarci dentro, la Basilicata ha avuto segnalazioni e premi. Merito delle cantine e degli operatori lucani che ogni giorno devono lottare contro regioni storiche, contro l'ignoranza geografica di molti acquirenti, contro mostri sacri dell'enologia italiana ed europea. Eppure, per dirla in modo sportivo, hanno portato a casa il risultato. Quasi una trentina gli operatori lucani presenti, la maggior parte produttori di aglianico, ma c'era anche il Doc Matera e il Doc Terre Alta Val D'agri. La Basilicata ha avuto un flusso continuo di visitatori, molti chiedevano informazioni sulla Basilicata sempre più incuriositi e attraati da un territorio che produce prodotti di qualità. Molti si fermavano perchè in Basilicata c'erano stati e volentieri chiacchieravano sulla regione, come se il tempo
trascorso non fosse stato sufficiente o anzi avesse stimolato in loro al voglia di tornarci e di parlare di Basilicata.
Ma la Basilicata, grazie a @saravinicarbone era presente sul 2.0, su Twitter con cantine cinguettandi nel percorso Tweetsyourwine #tyw. Un percorso di cantine su Twitter presenti al vinital
Il mio dramma è aver passato 5 giorni al #vinitaly e non aver assaggiato neanche un goccio di vino.
Sono ben 11 le Gran Menzioni ottenute dai vini pregiati lucani al 19° Concorso Enologico internazionale del Vinitaly di Verona. Tra le aziende premiate, Le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture che, nell’ambito del Concorso Enologico, ha ottenuto otto menzioni nelle varie categorie per l’Aglianico del Vulture Doc, oltreché il Premio Speciale Vinitaly Regione 2011. Positiva la valutazione di Gerardo Giuratrabocchetti, titolare delle Cantine del Notaio che ha fatto presente come insieme ai vini sia sempre più necessario promuovere il territorio lucano con politiche integrate tra i vari comparti.
Altre Gran Menzioni le hanno ottenute, sempre con l’Aglianico del Vulture, l’Azienda Agricola D’Auria di Barile, Martino Casa Vinicola di Rionero in Vulture e la Masseria Cardillo di Bernalda con un vino della Matera Doc. Il Premio speciale Medaglia Can Grande, assegnato ai Benemeriti della Vitivinicoltura, per la Basilicata è andato a Giuseppe Leone @facebook. Enologo e imprenditore agricolo di Rionero in Vulture, Leone è conduttore insieme ad altri familiari di un’azienda (ubicata tra gli agri di Barile, Rionero, Melfi e Rapolla) di 19 ettari di vigneti, tutti con vitigni di Aglianico del Vulture. Produce otto etichette di vini Doc e 70 mila bottiglie l’anno, delle quali esporta il 40 per cento in Nord America ed Europa mentre il restante 60 per cento è venduto in tutta Italia. Ma il Vinitaly è anche l’occasione per presentare i prodotti agroalimentari di qualità. In tale quadro nella manifestazione “Anteprima Dop”, organizzata dal ministero delle Politiche agricole, insieme ad altri sei nuovi prodotti italiani a Denominazione di origine protetta è stata presentata la Dop del Fagiolo bianco di Rotonda, pubblicata sulla Gazzetta europea lo scorso 12 marzo.
fonte: Basilicatanet
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