Il libro si intitola: RIPRENDIAMOCI LA STORIA - DIZIONARIO DEI LUCANI di Angelo Lucano Larotonda, edito da Mondadori-Electa.
Posso dire senza falsa modestia di essere orgoglioso di aver contribuito alla riuscita di questo libro e di aver collaborato col prof. Larotonda.
Lo stesso Larotonda descrive quest'opera cui ha dedicato anni di lavoro, ricerca e studio.
Cos’è il dizionario dei Lucani? In esso si parla di 403 lucani che dal Cinquecento ad oggi hanno fatto grandi cose, ma davvero grandi cose, e che per molto di loro si tratta di ricevere finalmente una
giusta considerazione dai posteri. La nostra storia non è fatta soltanto di contadini e di emigranti, entrambi troppo a lungo mortificati, ma anche di gente di cui possiamo andare altrettanto orgogliosi.Essi, in regione o fuori, hanno evidenziato al massimo grado le proprie capacità creative e di lavoro apportando, a vario titolo, il loro contributo nei diversi settori della società e della cultura, intesa nel senso più ampio. Il libro vuole essere un tangibile segno della memoria del patrimonio umano più importante della Basilicata degli ultimi cinque secoli.
Perchè il titolo RIPRENDIAMOCI LA STORIA - DIZIONARIO DEI LUCANI? Lo dico nelle prime pagine: "Riprendiamoci la storia! Non è il grido di una rivoluzione annunciata. È semmai una semplice rivendicazione! Ma senza risentimenti. Quante volte mi sono sentito dire in convegni: “Voi lucani siete gente straordinaria, ma rimanete sempre in un cantuccio!” Rispondevo a scusante: “Siamo gente di montagna”. In realtà sapevo che questa non era la sola vera ragione. Complessi motivi di varia natura hanno portato, e portano, il Lucano alla riservatezza e quindi allo stare “in un cantuccio” della storia. Il titolo un po’ “aguzzo” del libro, Riprendiamoci la storia – Dizionario dei Lucani, non vuole tuttavia promettere un ingresso solenne nella memoria ufficiale di gente a lungo emarginata da essa. Non arriva a tanta presunzione! Vuole essere innanzitutto uno stimolo ai Lucani a ripensare il proprio passato, perché esso non è “vuoto” di Persone che lo hanno qualificato e, spesso, esaltato".
"Sapete chi è stato uno degli amanti di Caterina de' Medici, regina di Francia? Chi fu il botanico che nel Seicento ricavò dalle piante una medicina, subito divenuta popolare presso le corti europee per la sua capacità di potenziare la vita sessuale degli uomini? Chi scoprì l'esistenza di 54 specie di fichi? Chi fu a creare in USA la prima scuola d'inglese per i lucani e gli altri italiani là emigrati? Sapete chi è il regista che ha fatto recitare per la prima volta Rodolfo Valentino e ha anche girato il primo film su Dracula? E chi ha costruito il primo ponte sospeso in Italia? E chi fu quel ministro che prese a male parole Marconi, andato da lui ad offrirgli la propria scoperta? E chi praticò per la prima volta un'operazione chirurgica alle valvole cardiache? Sapete chi fu il cardinale lucano che nel Seicento per due volte non venne eletto papa per il veto posto dalla Spagna? Chi fu il più grande giurista europeo del Seicento? E il più grande pittore dello stesso periodo? Sapete chi ha promosso il primo contatto epistolare tra Papa Giovanni XXIII e Krusciov, il potente capo dell'Unione Sovietica? E chi fu il più grande antropologo del Sud America? C'è una sola risposta: furono tutti lucani. Fanno parte di quei 420 nominativi di persone eccellenti che formano il DIZIONARIO DEI LUCANI"
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Che dire, se non COMPLIMENTONI per il gran lavoro svolto!
Insieme al Prof. avete compiuto un'opera unica, originale e, tra l'altro, quali-quantitativamente utilissima per i Lucani (che molti vorrebbero chiamare Basilico/Basilicatesi/Basilicani!).Sei forte Peppe e hai la mia stima.
Grazie, chiunque tu sia. :-)
Purtroppo non sono 'na beddhra uagnuna:)!
Perdonami, ma l'abitudine mi ha fatto tralsciare la firma: Francesco Giannatiempo.
Un abbraccio Peppe!