17 dic 2013

Solstizio d'Inverno nel cuore della Basilicata

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Tra il 21 e 25 dicembre, nel solstizio d'inverno,il sole attraversera' il foro di "Petra de la Mola" su Monte Croccia, nel cuore della Basilicata 

E' un calendario astronomico utilizzato sin dall'eta' del bronzo a cui erano legati riti della fertilita'.

Come già scritto in un  post di alcuni anni fa, il complesso megalitico delle “Petre de la Mola” sul Monte Croccia è un sofisticato calendario di pietra preistorico ed è oggetto di studi scientifici interdisciplinari che regalerà sorprese. 
Ma non è l'unico della Basilicata!!! Share

12 dic 2013

Sul Pollino, tra i pini loricati, con gli sci ai piedi. Parola del Messaggero.

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Il Messaggero Viaggi invita i suoi lettori ad una vacanza nel Parco Nazionel del Pollino.
Invita e suggerisce di inoltrarsi su in cima tra gli antichi pini loricati e con gli sci ai piedi di godere delle meraviglie che questo pezzo di terra offre.

Fondisti sul Pollino

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1 dic 2013

Cracco: "Ho scoperto la melanzana rossa di Rotonda in Basilicata"

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Il famoso chef Carlo Cracco, tra i migliori del mondo, è ospite di Fazio a "Che tempo che fa".
Il cuoco spiega il suo viaggio nella cucina popolare italiana che è alta cucina.
Ad un certo punto Fabio Fazio chiede: " C'è qualcosa che hai imparato e che non conoscevi?"- Alla risposta di Cracco, ho un piccolo sobbalzo.
Lo chef risponde: "la melanzana rossa di Rotonda , in Basilicata".
Bravo Cracco ma più bravi gli operatori del Pollino a farsi trovare pronti e a far scoprire la melanzana rossa e non solo.
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30 nov 2013

L'uomo che voleva raggiungere la luna

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L'Uomo che voleva raggiungere la luna - Accettura (Basilicata) 1993- Mario Dondero
Mario Dondero è uno dei protagonisti della fotografia contemporanea.
Nella sua frequentazione degli ambienti intellettuali parigini scattare la sua celebre fotografia degli scrittori del "Nouveau Roman" che raggruppa Alain Robbe-Grillet, Claude Simon, Claude Mauriac, Jérôme Lindon, Robert Pinget, Samuel Beckett, Nathalie Sarraute e Claude Ollier.
Tra i tanti fotografati da Dondero, molti dei quali divennero suoi amici,   numerosi artisti, intellettuali e politici quali Pablo Picasso, Francis Bacon,Giorgio Di Chirico, Giuseppe Ungaretti, Maria Callas, Yves
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23 nov 2013

23 novembre 1980 - 90 secondi sono bastati per cambiare il futuro

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Domenica 23 novembre 1980, ore 19 e 34.
90 secondi e il mondo da allora in poi per migliaia di persone non sarebbe mai più stato uguale a prima.
Uguale solamente a 2 minuti prima.
Una frattura nell'anima avrebbe accompagnato e tutt'ora accompagna le loro vite.
In 90 secondi un passato fatto di condivisioni, sacrifici, emozioni, viene raso al suolo insieme a tante case.



Il mostro, come lo chiamano ancora, si portò via interi paesi.
Ma portò via anche l'intimo, il più personale che nessuna ricostruzione avrebbe mai più riconsegnato. Famiglie si separarono, amici si persero, sogni si infransero.
Il mostro non si era preso solo il passato, aveva annullato anche il futuro.



Esisteva solo il presente fatto di macerie materiali e umane. Il futuro era solo una parola vuota.

Oggi 23 novembre di tanti anni dopo, molto è stato ricostruito, tanto è stato fatto, molte le polemiche, tante le speculazioni e e ancor di più i caimani che ci hanno speculato.
Oggi 23 novembre alcuni decenni dopo, nonostante le gioie, i figli, i lutti, i tanti Natali, le stagione che si sono succedute, i solleoni e le nevicate, le feste di compleanno, i figli diventati uomini e donne, i genitori da ricordare, nonostante la vita abbia aggiunto emozioni forti, momenti felici e dolori, nonostante una vita si sia riempita, il mostro si è appropriato di un pezzo di anima.

Solo 90 secondi son bastati per perdere un pezzo di vita.


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5 nov 2013

Un territorio e l'anima non si vendono. Ci si fa conquistare!

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#novembre, #tramonto , #basilicata
Ci sono visi, luci atmosfere e ci sono angoli, sguardi, odori che non si possono raccontare.
Appartengono a chi li ha vissuti. Sono parte di chi li ha vissuti. Sono memoria di chi li assaporati.
Però poi capita, e sempre più spesso, che per descrivere questo mondo si usino parole dal suono duro, termini strani e straniere,;che si chiamino uomini da lontano a raccontare una terra non loro. E la trattano come se fosse un qualsiasi prodotto da mettere in un qualsiasi scaffale di iper/super mercato e da appiccicare su qualche foglietto della pubblicità adatto per essere confuso nei bidoni dell'immondizia.
Si interpellano sciamani, guru e medicine man.
Vengono infiocchettate strategie che nascondono grandi costi e che son belli da vedere ma sciapiti al gusto. Ma te ne accorgi quando è troppo tardi.
E capita anche che un territorio si riesca a vendere proprio come si vende una meretrice perchè ha un buon protettore che la usa finchè non la consuma.
Ma nessuno riuscirà mai a vendere il bene immateriale di un territorio, men che mai un pappone.
Un'anima non si vende al miglior offerente. Un anima si dona a chi sa amare.
E il territorio dona la sua anima a chi sa vedere la bellezza e rispettarne le magie. Altrimenti si nasconde, cercando di sfuggire alla tratta dell'"anima dei territori".
Ma spesso viene stuprata, violentata, venduta e poi magari imbellettata e truccata come una gran dama che fa il suo ingresso nella società che conta.
Ma conquistare l'anima di un territorio costa fatica e...sentimento e non sempre ci si riesce. Più facile e remunerativo invadere e magari corrompere!
Ma chi è l'anima di un territorio? L'anima di un territorio è chi lo abita, chi lo vive e chi lo ama.
L'anima di un territorio è chi si lascia conquistare piuttosto che partire alla conquista. L'anima appartiene ai conquistati e mai ai conquistadores.
E l'anima si percepisce dalle parole, dalle immagini che un abitante racconta. Si! Che racconta! Perchè chi è conquistato è come un innamorato ed ha la capacità propria degli innamorati di raccontare le immagini, i suoni e trasmettere finanche gli odori.
Ne volete un esempio?
Guardate questo video. Non ci sono solo immagini, ci sono passione, amore, territorio.
C'è anima!

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28 ott 2013

#Mediterraneo di velieri e scialuppe

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Esco ogni tanto dai temi del blog per fare qualche escursione  e questo post è uno dei "ogni tanto"! 

Stavo leggendo la "Storia di Irene" di Erri del Luca e alle prime pagine mi imbatto in questo brano sui migranti nel Mediterraneo; un tema troppo spesso affogato nella demagogia e in un buonismo di sopravvivenza morale e dalla memoria corta per avere la coscienza pulita.

"Per quelli che l'attraversano ammucchiati e in piedi sopra imbarchi d'azzardo, il Mediterraneo è un buttadentro.
Al largo d'estate s'incrociano zattere e velieri, i più opposti destini.
La grazia elegante, indifferente di una vela gonfia e pochi passeggeri a bordo, sfiora la scialuppa degli insaccati.
Non risponde al saluto e all'aiuto. La prua affilata apre le onde a riccioli di burro.
Dalla scia
luppa la guardano sfilare senza potersi spiegare perché, inclinata su un fianco, non si rovescia, affonda, come succede a loro.
Qualcuno d loro sorride a vedere l'immagine della fortuna. 

Qualcuno ci spera, di trovare un posto in un mondo così.
Qualcuno di loro dispera di un mondo così."


(da Storia di Irene, Erri de Luca)
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25 ott 2013

Basilicata! What does it mean?

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-Basilicata? Che significa? - - No! Domanda sbagliata! Cos'è? è la domanda giusta!-
E riprendo un tweet di Radio Capital:

@RadioCapital_fm: 
Dedicato a chi, quando gli nominano la Basilicata, risponde "che sarà mai?". Beh, i tre minuti di questo video...


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24 ott 2013

Gli alberi in fuoco. Una festa laica nella terra dei boschi

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La FESTA LAICA DEGLI ALBERI IN FUOCO si ispira alla tradizione delle feste di fuoco celebrate da tempi lontanissimi nella città di Potenza. 

Grandi falò, le Iaccare, e fuochi più piccoli, i Fanoi, illuminavano gli spazi pubblici della città diventando occasione per rituali laici di vita comunitaria, segnando l’appartenenza a un luogo, a una tradizione, a una cultura condivisa.

LEGGI TUTTO e VEDI IMMAGINI



Si narra che esisteva tanto tempo fa - fino agli inizi del '900 - nella città di Potenza una festa.
Era la festa degli "alberi in fuoco". La festa delle "iaccare" e dei "fanoi". Oggi, di quell'antica festa e di quell'antica tradizione non è rimasto neppure il ricordo. Tutto è stato avvolto e dissolto dall'oblio ("...non recidere forbice quel volto"... sono gli stupendi versi di Montale sul modo in cui la nostra memoria lavora). E la stessa comunità si trova orfana del suo momento festivo – un momento capace di innovare continuamente i valori di una comunità piuttosto che attardarsi nel recupero di nostalgiche identità perdute!!!



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13 ott 2013

#Metaponto: Ministro Bray se ci sei batti un colpo!

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L'inondazione dei giorni scorsi hanno contribuito ad aumentare il senso di fragilità di un territorio da tempo ormai sotto attacco dei petrolieri, dei cacciatori d'acqua e becchini di rifiuti.
Un forte pioggia ha creato danni a interi territori e comunità della Basilicata o Lucania, Ministro lei sa dov'è? Per sicurezza la rimando al sito di WIKIPEDIA .
Tra questi temi che non riguardano strettamente il suo Dicastero ce n'è uno che invece dovrebbe stare nelle
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3 ott 2013

Là dove osano le farfalle...

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Che la Basilicata stia diventando sinonimo di cielo e volo lo si sta intuendo da un pò. Tra voli dell'aquila, voli dell'angelo, Basilicata vista dal cielo, ecco spuntare le farfalle... coraggiose.
In tutti questi voli spero che la Basilicata non faccia la fine di Icaro...Meno male che Papaleo ci ha riportati costa costa , passo passo verso il mare!!!
Al di là delle battute il quotidiano Repubblica dedica una pagina a una delle risorse più affascinanti e maltrattate della regione, il Vulture con i suoi ancestrali  boschi e i suoi laghi e la sua storia senza tempo.
L'articolo titola: In riva ai laghi di Monticchio dove osano le antiche farfalle.
Repubblica, 2 ottobre 2013

Ecco il testo dell'articolo:
da Repubblica 2 ottobre 2013
"Le prime giornate d' ottobre colorano il Vulture con le sfumature brune dell' autunno, rendendo suggestivo uno dei paesaggi più nascosti e misteriosi della Basilicata. Siamo nella caldera di un vulcano spento, sulle rive
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13 set 2013

terra da sogno o da sonno?

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AL di là della battuta, terra da sogno o da sonno, il video girato in terra di Basilicata rende l'idea di un luogo in cui la schiavitù del tempo non appartenga ai lucani.
Godetevi la Basilicata e buon Festina lente a tutti!

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25 ago 2013

Ma ci FACCI il piacere!

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Leggo stamane un tweet del signor Filippo Facci in cui scrive:


"'stamattina sono partito in auto dalla Puglia. 
Ho fatto Matera-Potenza-Foggia-Pescara-Ancona-Bologna-Milano. 
Totale: 16 ore e 42."

Allora, due cose:
1 - da Matera a Milano i km sono 928 in automobile  (fonte www.distanzekm.com).
A meno che il signor Facci non sia passato da Hammamet...oppure sia partito in bicicletta! Non credo
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23 lug 2013

I Turisti stranieri votano le regioni italiani. Centro Nord spinge, il Sud arranca. Sorprende la Basilicata

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I turisti stranieri danno i voti alle località italiane. Il Centro Nord attrae più turisti, il  Sud arranca.
Sorpresa è la Basilicata che in più indicatori si posiziona bene.
Un dettaglio dei vari indicatori:
per la cortesia la Sardegna svetta con un bel 8,71, ma è braccata da Basilicata (8,67) Abruzzo e Campania (8,61). chiude la classifica il Lazio con un 7,7.
Per l'arte, il Lazio forte del fascino di Roma non si discute, seguono Toscana ed Umbria.
I voti più alti per gli alberghi vanno per quelli della Val d’Aosta, Trentino e, forse a sorpresa, Basilicata.
Nella cucina è il Sud a farla da padrone: Abruzzo , Campania, Basilicata e Calabria prendono per la gola gli ospiti.


Scarica il documento completo di confesercenti Share

18 lug 2013

Il tormentone arriva dalla Germania ma nasce ...in Basilicata

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Vito Lavita (Vito Petracca nella vita) a tanti non dice niente ma forse a settembre sarà un nome che ricorderanno poichè li avrà accompagnati durante i giorni estivi.
Vito è l'autore di una canzone che sta spopolando in Germania come tormentone e si prepara a sbarcare in Italia.
Perchè scrivo di Vito Lavita? Semplice perchè è un ragazzo lucano, di Craco Peschiera luogo famoso per la ghost town, emigrato da piccolo con la sua famiglia a Bamberg, in Germania.
In  un'intervista letta qualche giorno fa su qualche quotidiano, il ragazzo ammetteva che le atmosfere che ha cercato di ricreare nel video lui le conosce benissimo e le ritrova quando ritorna a Craco (MT) per visitare e ritrovare la nonna e i parenti.
Il video, per mancanza di fondi all'epeoca della creazione..., è stato ambientato in una cittadina tedesca e...
qui mi astengo da ogni giudizio e critica.
Mi fa piacere che quest'estate qualcosa di lucano circolerà...
Diceva un vecchio adagio: bene o male purchè se ne parli!



Vito Lavita "Danzare" feat Toni Tuklan


Giusto qualche articolo sparso sulla rete...
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5 lug 2013

In camper nel Western della Basilicata: la regione lucana una delle mete predilette

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Ecco cosa mi è capitato di leggere stamane, sulla Basilicata, sulla  rubrica viaggi del TGCOM24, la regione lucana sta sempre più diventando una delle mete predilette. 
Perché è “western” come gli stati dell'Ovest Americano, le sue strade sono scorrevoli con tante aree di sosta perfettamente attrezzate, i paesaggi incantevoli, la cucina allettante. Ma qui... il viaggio in camper raggiunge l'apoteosi, e regala quel senso di libertà che solo l'en plein air può dare. 
E il senso di infinito e libertà lo si può trovare anche senza camper...



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27 giu 2013

Einmal ist Keinmal ovvero la leggerezza dell'Essere

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Può una foto raccontare un mondo!Anche più di un mondo!! Appena ho visto questa immagine mi è tornata in mente frase in tedesco Einmal ist Keinmal che trovai in Kundera.
«Einmal ist keinmal». Tomáš ripete tra sé il proverbio tedesco. Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l'uomo può vivere una sola vita, è come se non vivesse affatto. (M. Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, Adelphi, p. 16.)

Foto di Giuseppe Marco ALBANO- Bernalda (MT) giugno 2013



" ...Citti e Pasolini si sarebbero immediatamente innamorati di lui."
Così commenta questa foto l'autore, Giuseppe Marco Albano.

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Me fabulosae Vulture - i Laghi di Monticchio

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Un dì, fanciullo, sull’Apulo Vulture, fuor della soglia della nutrice Pullia, stancato dal gioco e dal sonno mi ricoprirono di novelle fronde le favolose colombe; e fu maraviglia per la gente dell’alta Acerenza, delle balze di Banzi e della piana ubertosa di Forenza più a valle, ch’io coperto di lauro e di raccolto mirto, lontano da orsi e da nere vipere dormissi, coraggioso fanciullo difeso dagli dei. Vostro, o Muse, son io….”     ORAZIO, III .4

  
Me fabulosae Vulture in apulo,
 nutricis extra limina Pullia
ludo fatigatumque somno
fronde nova puerum palumbes
 texere; mirum quod foret omnibus
quicumque celsae nidum Acherontiae,
saltusque Bantinos et arvum
pingue tenent humilis Forenti,
 ut tuto ab atris corpore viperis dormirem
et ursis, ut premerer sacra lauroque collataque myrto :
 non sine Dis animosus infans…,
nutricis extra limina Pullia
ludo fatigatumque somno fronde
nova puerum palumbes texere;
mirum quod foret omnibus quicumque celsae nidum Acherontiae,
saltusque Bantinos et arvum
pingue tenent humilis Forenti,
ut tuto ab atris corpore viperis dormirem et ursis, 
ut premerer sacra 
lauroque collataque myrto :
 non sine Dis animosus infans"


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21 giu 2013

Tra le vie di Pomarico: "da lontano arriva robusto un altoparlante: ore 21, monologo d’amore, di e con Maurizio Picariello"

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"...Il viaggiatore si ferma ad un crocicchio, il nitrito di un cavallo su un pendio, un ‘hi, hi’ rabbioso del fantino, non si calma la sua sete, i trentatré gradi bruciano la pelle: è un ricercatore che ha sete di tornare alla sorgente. Sente la grazia sfiorando le colline ora brulle, ora ammantate di giallo paglia, ora disarmoniche, solcate dall’acqua, erose, dove l’angelo di Dio con i suoi raggi non c’arriva mai. Sosta. Tutt’intorno è la grazia che commuove e innamora gli artisti precocemente perfetti. Fa ritorno nella memoria l’orticello di casa, sempre accudito, un giardino, un riparo.
Chiude gli occhi allo stormire lieve delle fronde soffiate dal libeccio. Poi, avanza, senza paure. Eppure, belve, fauci, denti aguzzi, i prepotenti, i malvagi, soprattutto i prevenuti. Né denti, né armi possono su di lui far presa: è il Basento che fluisce, lui è ciò che cede e non soccombe, un capolavoro imperfetto, una fiammella non un incendio di luci, tenero come terra argillosa che si mescola con l’acqua su cui l’erba che spunta è dura a morire.
Riapre gli occhi: Pomarico, vigile, attenta, avamposto su due vallate, baluardo, difesa a spada tratta dal suo santo patrono. Case bianche disposte a presepe, il campanile, i vicoli, il castello da cui s’allontana lo sguardo su verso i monti, le colline e poi giù, il mare turchino: è un assolo di pochi istanti.
Da lontano arriva robusto un altoparlante: ore ventuno, monologo d’amore, di e con Maurizio Picariello.
È un’intima ribellione, un essere fedeli a se stessi, una fortezza, come Pomarico, a difesa tra il Basento e il Bradano, una striscia di terra, di uomini, di cose su un’altura, stretta, in equilibrio precario, indomita, viva, l’aver saputo contare sulle proprie debolezze ed essere divenuta forte come una roccia."
@ Maurizio Picariello Share

19 giu 2013

Matera città narrata - il video

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11 giu 2013

Una guida tutta verde per la Basilicata

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Il Touring Club pubblica una nuova guida "verde" della Basilicata.
Decine di itinerari e centinaia di inidirizzi utili con informazioni pratiche, suggerimenti per il dormire, il mangiare e gli eventi da non perdere.
I percorsi si snodano tra i paesaggi lunari tormentati dai calanchi, le foreste e le gialle distese di grano, con il mare che profuma nell’aria anche quando non si vede, questa «Palestina nel cuore del Mezzogiorno» è una meravigliosa frontiera dove riappropriarsi di pensieri e ritmi naturali. Come ascoltare a Matera i racconti dei Sassi al calar del sole e riposar lo sguardo fra gli uliveti secolari del Basento; o come spiccare un volo sospesi nel cuore delle Dolomiti Lucane, all’ombra della “civetta” di Pietrapertosa, prima di penetrare in bicicletta i segreti dei boschi del Pollino e approdare finalmente a Maratea, sospesa tra cielo e mare. Suggestioni che rendono la Basilicata una terra davvero speciale, unica.

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10 giu 2013

Il re delle rapine - Mirada Criminal

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Articolo del Quotidiano di Basilicata su Pancrazio Chiruzzi
Storia da romanzo criminale quella di Pancrazio Chiruzzi diventato famoso per le sue gesta da rapinatore quasi imprendibile. Partito giovane dalla Basilicata , originario di Bernalda, si trasferisce a Torino dove inizia una vità criminale a metà tra leggenda e realtà. Operava tra nord Italia e Svizzera. Ora la sua storia sarà raccontata in un film, Mirada Criminal.
Su Wikipedia troviamo la sua biografia : ..." Pancrazio Chiruzzi è considerato uno dei più pericolosi criminali del Nord Italia, insieme all'amico Alfredo Pistone. Protagonista di crimini svoltisi nell'arco
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7 giu 2013

Sempre più verso @Matera2019

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Corriere del Mezzogiorno 01/06/2013

Unita e dal basso la Basilicata ce la può fare!
Esempio è Matera 2019 candidata a capitale europea della cultura 2019.
A correre  non è una semplice città ma l' intera regione, un intero territorio e un intera popolazione. Share

Stanco dei soliti viaggi? La CNN consiglia la Basilicata e Matera

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La CNN,  nota emittente televisiva statunitense all-news visibile in tutto il mondo, suggerisce la Basilicata a chi è stanco del solito viaggio in Italia.
La CNN indica una serie di località alternitive alla solita Roma e alla già nota Milano. Tra queste, ovviamente non poteva mancare la Basilicata e con Matera. Ovviamente perchè alcune avvisaglie di affinità elettive si
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3 giu 2013

La Basilicata incuriosisce i... turisti spaziali

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Crop Circle ( cerchio nel grano) a Palazzo San Gervasio- Basilicata- 25.05.2013

Evidentemente, visto che si parla di grano, chi ben semina ben raccoglie!
La Basilicata ha cercato di attrarre visitatori da tutto il mondo mettendo in campo (scusate se ritornano  riferimenti agricoli, ma è casuale!!!) azioni di guerriglia marketing, di comunicazione e creazioni di attrattori unici nel panorama nazionale.
Forse si è lavorato troppo bene dato che i frutti cadono piovosi e che tra gli arrivi oltre ai già noti e tradizionali giapponesi, statunitensi e nordeuropei, ci siano anche i turisti provenienti dalle nuove potenze
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Paesaggi documentari, il "Rumito" di Satriano di Lucania e il MOMA di New York

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In un articolo su i Paesaggi nei documentari di "Sentieri Selvaggi", trova ampio spazio " un’antica cerimonia ( Il Rumito) di un paese della Lucania, in cui degli uomini si ricoprono di rami dalla testa ai piedi per trasformarsi in veri e propri uomini-albero, il paesaggio si trasforma radicalmente, diventa parte integrante del movimento dello sguardo della camera, è ciò che scopre... e che maschera (è la natura a muoversi all’infinito, mentre i corpi sono spesso immobili, tranne quando si trasformano in alberi).  
Alberi mostra allora un movimento del mondo che lavora il tempo antico della cerimonia, mostrando uno spazio che diventa senza tempo (pur essendo “reale”). Il “movimento di mondo”, è ciò che
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22 mag 2013

Visconti in Basilicata- Bernalda

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Bernalda (MT) 1959 -Via Fontana- piazzetta San Rocco
 
Visconti fece un sopralluogo nel 1959  (probabilmente a dicembre) in Basilicata per attingere idee e fisiologie, usi e costumi utili al suo "Rocco e i suoi fratelli ".
Tra i paesi visitati e scorci fotografati non avevo mai sentito nominare Bernalda (MT).
Questa foto,  scattata in questa campagna fotografica lucana,  dimostra che a Bernalda c'è stato.
La foto ritrae la piazzetta di San Rocco.
Se ne sono certo?
Certissimo! Nella casa a fianco la chiesetta di San Rocco, c'ho trascorso un' infanzia. È la casa dei miei nonni!

La fotografia seguente è dei giorni nostri, è trascorso oltre mezzo secolo dal quel dicembre...


Vedi la foto a 360 gradi



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21 mag 2013

La donna alla fontana vista da Cartier-Bresson

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Pisticci (MT) 1952- H.C. Bresson
Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson, in una delle sue spedizioni in Basilicata, ritrae una donna mentre riempie botti di acqua alla fontana pubblica.
La foto è stata scattata a Pisticci nel 1952 e la donna era detta: "Z' Carmela a Varricchiar". Share

Il matrimonio degli alberi da popolano a Vanity Fair

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Un tempo le feste popolari erano... popolari, del volgo, poco esclusive.
 I culti arborei lucani  si son trasformati in luoghi da scoprire e destinazione di viaggio.   
Questa trasformazione apparirà eccentrica, invece  la chiave di lettura è semplice.
Cambia il registro narrativo: da rito  contadino e rurale, studiato da antropologici e affini, a rito sociale di scoperta ed esotico che diventa luogo turistico.
Un luogo turistico non si scopre, quel luogo è sempre stato dov'è. 
Un luogo turistico si inventa.
I suoi “inventori” hanno saputo proporne un nuova lettura e diffusione oltre che fruizione.
E oggi la nuova lettura è che il popolano può trasformarsi in Vanity Fair. Share

20 mag 2013

La morra

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Uomini intenti nel gioco della morra in una tenuta di campagna, in Basilicata. La foto risale al  1930 circa.

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Saluti da Tursi. In Basilicata si sognava il treno

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Era appena entrato il nuovo secolo. Il '900 irrompeva prepotente portando speranze per i giorni a venire... Progresso e civiltà sembravano poter migliorare il mondo, giungendo anche negli angoli più remoti.  
Il treno era il simbolo per eccellenza di questo viaggio verso un futuro migliore.
E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite
Si stampavano cartoline con un treno e l' immagine dei paesi sullo sfondo.
Questa è una cartolina spedita da Tursi (Matera) nel 1903. 
Il treno a Tursi non arriverà mai.
Tursi (Basilicata)- 1903
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19 mag 2013

Musica e musicanti in Basilicata

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Un gruppo di musici in Basilicata.Erano i primi anni 10 del '900 . Gli strumenti sono un flauto traverso, una chitarra, un mandolino e le maracas.

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17 mag 2013

Aliano (Basilicata): l'ultima passeggiata di Carlo Levi

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Carlo Levi muore a Roma il 4 gennaio 1975. La salma dello scrittore torinese, autore del Cristo si è fermato ad Eboli,  riposa nel cimitero di Aliano, dove volle essere sepolto per una promessa di tornare, fatta agli abitanti. Almeno così è scritto da più e parti.
funerali di Carlo Levi ad Aliano

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6 mag 2013

L'evoluzione dello spettatore a visitatore.

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Una serie di articoli ben descrivono come un film non sia semplicemente un film.
E’ un prodotto che incoraggia una successione di eventi benefici per un territorio che inizialmente assume un ruolo passivo nello sviluppo del film.
L’antropologia del turismo può tranquillamente spiegare come dinamiche sociali e di massa legate al movimento di destinazione del piacere o del tempo libero possano essere influenzate da fattori emotivi apparentemente estranei ad un determinato luogo.
La storia della letteratura ci indica come le emozioni suscitate dai romanzi di vario genere facciano nascere il desiderio di rivivere i luoghi in cui le opere sono nate e influenzate per rafforzare la sensazione benefica prodotta nei lettori.
Dal XVI secolo molti sono stati i viaggiatori che hanno ripercorso ripercorrevano i luoghi dei romanzieri, pittori, artisti più o meno famosi, creando il quel primo fenomeno di massa del turismo che fu il Grand Tour.
Non a caso il termine turismo da Tourist è un vocabolo inglese che appare in uso corrente nel XVIII secolo
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29 apr 2013

Le raccoglitrici di olive.

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LE RACCOGLITRICI DI OLIVE IN CALABRIA 
 “Tempo di Raccolta” del 1966
IL LAVORO DELLE DONNE

 


Molte di loro furono le protagoniste silenziose del miracolo italiano, del boom economico.
Alcune emigrarono al nord per lavorare anche come mondine .
Molte invece rimasero nei paesi di origine, sole, ad accudire casa e figli e ad aspettare i mariti emigrati.
Tante furono le vedove bianche.
Nei campi, alcuni lavori erano svolti principalmente delle donne e raccogliere le olive era uno di questi.
Questo video fu realizzato dal documentarista Luigi Di Gianni nel 1969  nella zona della Piana di Gioia Tauro.
Non fu la prima inchiesta sulle raccoglitrici di olive.
Già nel 1959 un reportage televisivo le vide protagoniste.

 "Molte delle raccoglitrici di olive, tutte donne, escono di casa all`alba e percorrono chilometri a piedi
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26 apr 2013

Una Milano da bere con un pò di Basilicata, grazie!

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La Milano da bere si ferma per un attimo e si accorge che esiste la Basilicata!
Ma quante ne ha viste 1 o 2? Da sobria oppure brilla? Battute facili, penserete voi. In effetti è così ed anche un pò stupide, ma mi èson venuta e le ho scritte. Però un fondo di verià in questa battuta c'è. Descrive due Basilicata, e non per affetto dell'alcol ma come traiettoria di sviluppo di un territorio.
Parte dell'articolo descrive  una Basilicata quasi romantica e ferma nel tempo con centri storici come piccoli gioielli e tutto l'incanto dei parchi naturali e di una Basilicata che guarda avanti e non si fa sorprendere dalla contemporaneità con nuovi progetti per il territorio. Leggi l'articolo di MILANO da BERE Share

3 apr 2013

ll maestro e i libri che viaggiano su un'Ape. Ovvero quando il Piccolo Principe sopravvive in noi

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Antonio La Cava e il suo Biblio moto carro


Ballarò, programma televisivo in onda su Rai 3, dedica la puntata del 02/04/2013 ad Antonio La Cava, maestro in pensione di Ferrandina (Matera).  
...Antonio, per 42 anni maestro delle elementari, ha comprato un’Ape usata, l’ha modificata, l’ha riempita di libri e l’ha chiamata Biblio moto carro. Tutte le settimane gira i paesini della Basilicata e si fa annunciare dal suono di un organetto. Nelle piazze lo aspettano i bambini. “Prendono in prestito i libri – ci ha detto Antonio - e si siedono su un gradino a sfogliarli. Si crea un’atmosfera magica”. Prima di ripartire apre il suo libro bianco: i bambini ci scrivono tutto quello che vogliono, storie o racconti personali. “Quando me lo restituiscono, il libro finisce nelle mani di altri bambini che continuano la storia o ne scrivono altre. E sono sempre storie meravigliose”. Ogni mese Antonio percorre circa 500 chilometri e trasmette ai più piccoli la passione per la lettura. Bravo Antonio, MAESTRO A DOMICILIO!

Fonte : youmedia

Il maestro a domicilio commuove gli spettatori di Ballarò

pubblicato il 3 aprile 2013 alle ore 12:22
La "dedica" di Ballarò va ad Antonio La Cava, di Ferrandina (Matera). Antonio, per 42 anni maestro delle elementari, ha comprato un’Ape usata, l’ha modificata, l’ha riempita di libri e l’ha chiamata Biblio moto carro. Tutte le settimane gira i paesini della Basilicata e si fa annunciare dal suono di un organetto. Nelle piazze lo aspettano i bambini. “Prendono in prestito i libri – ci ha detto Antonio - e si siedono su un gradino a sfogliarli. Si crea un’atmosfera magica”. Prima di ripartire apre il suo libro bianco: i bambini ci scrivono tutto quello che vogliono, storie o racconti personali. “Quando me lo restituiscono, il libro finisce nelle mani di altri bambini che continuano la storia o ne scrivono altre. E sono sempre storie meravigliose”. Ogni mese Antonio percorre circa 500 chilometri e trasmette ai più piccoli la passione per la lettura.
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2 apr 2013

Cripta del Peccato Originale ovvero La "Cappella Sistina" dell'arte rupestre

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Alcuni commenti dei visitatori su Trip Advisor

A pochi Km da Matera, lungo la Appia antica, in una delle gravine che solcano l'altopiano della Murgia, si trova uno dei luoghi più suggestivi del Sud Italia: la Cripta del Peccato Originale. Definita anche la "Cappella Sistina" dell'arte rupestre
In una cavità rocciosa a strapiombo sulla rupe di calcarenite la sapiente mano del "Pittore dei Fiori di Matera" ha narrato scene dell'antico e del nuovo testamento in un ciclo affrescato risalente al IX sec. d.C. Riscoperta nel lontano maggio del 1963 da un gruppo di giovani appassionati materani, da ricovero per greggi la Cripta del Peccato Originale è diventata una delle tappe imperdibili nella visita alla Città dei Sassi.
Un restauro esemplare, voluto dalla Fondazione Zétema di Matera e realizzato con la consulenza dell' Istituto
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12 mar 2013

Quel paesino in Basilicata dove le farmacie chiudevano per mancanza di clienti

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San Fele (PZ)  è un paesino lucano che sta avendo particolare notorietà per le sue cascate (U Uatteniére)  da poco rese fruibili al pubblico. Le sue acque sono, a detta degli abitanti, limpide e cristalline. I boschi che circondano il paese rendono l'aria salubre e fresca. 
Sarà questo uno dei motivi che a San Fele accadde nel secolo scorso un caso più unico che raro
Correva l'anno 1922 e venne aperta una farmacia che doveva servire alla popolazione locale. Nel giro di un anno la farmacia chiuse e la motivazione fu che nell'arco di 1 anno non era stato venduto nemmeno un medicinale a causa dell'aria buona. Che dire? Trasferiamoci a San Fele!!!

Vedi foto San Fele dal cielo




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10 mar 2013

Con la crisi le strade si... abitano

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Potenza- da cimitero a via dei mille
Le foto, scattate da Astronik (un Pasquino potentino), dimostrano come la crisi ... abbia creato dei nuovi luoghi abitabili.

Che le strade stiano diventando abitali si intuisce anche dal particolare che pian piano si stiano... arredando.
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1 mar 2013

Basilicata land to land 6: artisti lucani di ... strada

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Gli artisti, nel senso più ampio del termine, sopratutto nel significato che assume dalle mie parti (personaggio fuori dal comune o particolare) si trovano  negli angoli più inaspettati. Tra questi c'è una categoria che più mi sorprendono e mi colgono impreparato: gli artisti di strada.
Loro scompaiono al termine della loro opera, ma loro opera rimane a segnare il territorio che contestualizzata crea, appunto, la sorpresa e fa sorridere.
 la foto è di Giuseppe Marco Albano ed è stata scattata, per caso... appena girato un angolo, nel paesino di Grottole (Matera).











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Lo stretto non è a Messina, è a Metaponto

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Beppe Severgnini, noto giornalista e scrittore italiano, -(www.beppesevergnini.com) @beppesevergnini -, decide di affrontare in treno un viaggio attraverso l'Italia. Un viaggio iniziato da Trieste e terminato a Trapani.  Un viaggio definito politico-ferroviario attraverso l'Italia.Incontra gente che intervista e a cui chiede opinioni. Un viaggio asopratutto attraverso la gente che vive quotidianamente l'Italia.
Tra le sue tappe anche la Basilicata. Il treno ferma a Metaponto (Bernalda) provincia di Matera dove descrive la stazione e parla con la gente del posto. E qualcuno dice che lo stretto non è a Messina ma a Metaponto!!! E forse non gli si può dar torto.

" E da Metaponto a Sibari ci ritroviamo anche senza treno. A bordo dell'autobus sostitutivo BA506, momentaneamente fermo.
Una bella stazione, quella di Metaponto, Basilicata: 5 binari, una ristrutturazione finanziata con 18 milioni di fondi Ue. Ma passa soltanto l'Intercity per Roma: ci scarica alle 8.21 del mattino, e poi sono cavoli - anzi, autobus - nostri. «Lo stretto non è a Messina, è a Metaponto» sibila la signora Vitalba, in attesa come noi. Ma chi dice che i treni siano indispensabili per il buon funzionamento di una stazione ferroviaria? Nel bar si ritrovano gli agricoltori locali, che producono magnifici carciofi, spinaci, melanzane: prodotti che potrebbero arrivare al centro e al nord col treno, come un tempo; e invece vanno a intasare le autostrade. Neppure questo riesce a cambiare l'umore dei convenuti, che inneggiano al sorpasso del Pdl sul Pd. Scherzano sul rimborso dell'Imu - in Basilicata hanno il senso dell'umorismo ... continua a leggere


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1 feb 2013

Il carnevale di Tricarico (Basilicata) tra i migliori carnevali in Italia

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Italy Magazine - Your bridge to Italy è un portale che ha l'obiettivo di costruire e mantenere relazioni durature con gli amanti dell'Italia sparsi nel mondo.
Ha redatto, per i suoi numerosi visitatoti e iscritti, una classifica dei carnevali italiani.
Una Top Ten per dirla alla "mericana".
Tra questi 10  ne scopriamo uno lucano, il carnevale di Tricarico.
Così è descritto: "La città di Tricarico, uno dei centri storici medievali meglio conservati  in Lucania, offre un ambiente magico per le feste di carnevale. Ma ciò che rende il carnevale a Tricarico unico è i costumi strani ( siamo o non siamo a carnevale  N.d.B.) che la gente del posto indossano. I partecipanti sono mascherati come in una mandria  (???) e portano dei campanacci: quelli che rappresentano le mucche sono vestiti in un costume bianco con nastri dai colori dell'arcobaleno , mentre quelli travestiti tori indossano un vestito nero con nastri rossi." 
Beh, che aggiungere non è un gran descrizione. Ma come dire ...guardiamo al bicchiere mezzo pieno! Share

24 gen 2013

Matera tra incuria, abbandono e sviluppo

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Un servizio de LA7, andato in onda lo scorso 19 gennaio nella serie Atlantide - programma di
storia con nuovi temi scientifici e ambientali raccontati dal geologo Mario Tozzi, con Greta Mauro -, mostra una Matera tra luci e ombre.

Una città che cerca di risollevarsi e scrollarsi di dosso definitivamente la definizione di "Vergogna d'Italia", ma che nonostante i successi degli ultimi anni si mostra agli occhi più attenti come un... discarica.

E la giornalista/conduttrice Greta Mauro sembra avere occhi attenti; nei primi 10 secondi scorrono le immagini di immondizie e rifiuti e il servizio si apre così: intorno a noi solo rifiuti ma questa non è una discarica..., anche se il titolo della puntata dedicata a Matera è: IL PATRIMONIO ARTISTICO DI MATERA


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23 gen 2013

Quando la Basilicata divenne di Primo Levi... (Oddio!!!)

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Leggendo tra gli articoli di  DOVE, l'inserto viaggi del Corriere della Sera trovo un ampio reportage su Matera. Ormai non è una novità, anzi è difficile tenere il conto dei tanti articoli, italiani e stranieri, su media tradizionali o sul web, che parlano di Matera e della Basilicata.
Però spesso sbagliano nomi, personaggi, a citare fonti o altro. E anche su questo ormai è difficile tenere il conto.
Colpa della ignoranza diffusa che anche nel giornalismo sta diventando una pandemia.
In questo articolo  si parla anche di Levi ma NON di Carlo
Questa volta troviamo Primo Levi che in Basilicata io sappia non c'è mai stato!!!
E non immaginavo che "Se questo è un uomo", romanzo autobiografico che si rifà  ai campi di sterminio nazisti fosse ambientato in Basilicata.  
O forse sì, a leggere la giornalista Donatella Bernabò Silorata?
Ecco l'articolo uscito pochi giorni fa, il 18 gennaio.

Matera, altro che cuore di pietra

"Un giorno non basta. E neanche due. Matera è un viaggio che richiede almeno un lungo weekend. Destinazione Sud, la Basilicata di Primo Levi ( Primo Levi? Ma cosa dici? N.d.B.)e di Francis Ford Coppola, che proprio a Bernalda ha inaugurato il suo primo resort italiano. Da un lato il passato, dall’altro il futuro. Che qui si chiama turismo, design, cultura. Perché la Città dei Sassi, Patrimonio Unesco dal 1993, guarda oltre e incrocia le dita per la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019(www.matera-basilicata2019.it). Negli ultimi tre anni ha raddoppiato i posti letto: le vecchie grotte, abbandonate dalla fine degli anni Cinquanta, sono raffinati boutique hotel, dove la tradizione incrocia la contemporaneità. Senza eccessi e sbavature. La città che incantò Mel Gibson (La passione di Cristo), conserva il suo fascino. Il turismo non l’ha violata..."  CONTINUA LA LETTURA-VAI ALL'ARTICOLO

Dopo un pò di tweet arriva la risposta di DoveViaggi che ringraziano e correggono. Bravi e corretti.
Bene in Basilicata è ritornato Carlo Levi, ci eravamo preoccupati per la sua assenza. 

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7 gen 2013

Da Kerouac alla #BasilicataSacra, ovvero Capodanno in un Motel Bar con sconosciuti

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Per buona parte della mia vita sono stato innamorato di Jack Kerouac e Allen Ginsberg.
On The road e Juke box all'idrogeno erano i miei vangeli.
Ricordo ancora i versi iniziali di Urlo "Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all'alba …"
Ho viaggiato giungendo in posti diversi dalla meta iniziale; deviando e modificando, seguivo il corso degli eventi o più semplicemente andavo dove la strada voleva. O almeno così credevo.
Ho viaggiato in tutti i modi tranne che in bicicletta. Il percorso è sempre stata l'essenza
del viaggio. Quasi sempre solo. Mi guidavano Neil Young, Morrison e successivamente i Modena City Ramblers. Avevo sviluppato una tecnica scientifica per l'autostop. Sapevo dove e come. E che io ricordi è successo una sola volta che dovetti farmi decine di chilometri a piedi, tra l'Algarve e Andalusia. Ma è stata l'unica volta. Ho sempre cercato il viaggio e il viaggio ha cercato me. Ora da un po' di tempo , nonostante ci
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