Questi due brani furono usati per il 45 giri che anticipò l'album "Briganti se more" che conteneva la colonna sonora dello sceneggiato televisivo "L’eredità della priora", tratto dall’omonimo romanzo del lucano Carlo Alianello, andato in onda sulla RAI nel 1980.
La canzone "Briganti se More" è un'opera del musicista Eugenio Bennato, come lui stesso ha dichiarato -...è un brano di cui vado molto orgoglioso, soprattutto perché tutti sono convinti che sia un brano della tradizione napoletana e invece l’ho scritto negli anni settanta con Carlo D'Angiò... (24.09.2002)-, invece "Quann sona la Campana" si può ben definire una "canzone civile del popolo lucano".
Perchè lucana?
In canti e racconti del popolo italiano, pubblicato dalla casa torinese E. Loescher nel 1872, si trovano canzoni raccolte da Antonio Casetti e Vittorio Imbriani tra cui questo frammento:
"A l'armi!a l'armi ch' a campana sona,
li turchi so' arrivati a la marina!
Ci teni li scarpi rotti ssi li sola,
e ci le teni vecchi, ssi li facessa nova.
Allarme, allarme, suona la campana,
i Turchi sono sbarcati alla marina,
chi ha le scarpe rotte se le risuoli
e chi ce le ha vecchie se le rifaccia nuove.
Il frammento è raccolto a Spinoso, borgo lucano della Val d'Agri in provincia di Potenza, e a commento si legge: "...frammento spinosese di canzone politico e bellicoso che ricorda le invasioni dei pirati turchi, e forse la campana fusa da Re Manfredi".
Ecco invece la prima strofa del testo dei Musicanova "Quann sona la campana":
All'arme all'arme la campana sona
li Turche so' sbarcati a la marina
chi tene 'e scarpe vecchie se l'assòla
c'avimm'a fare nu lungo cammino
Allarme, allarme, suona la campana,
i Turchi sono sbarcati alla marina,
chi ha le scarpe vecchie se le risuoli
che dobbiamo fare un lungo cammino.
Le differenze sono minime e il tempo in cui questa frammento di canzone è stato raccolta anticipa di un secolo l'uscita dell'album dei Musicanova.
Quindi si pùò definire giustamente canzone civile lucana.