13 nov 2007

I Campanacci di San Mauro Forte (MT)

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La Tradizione de “Il Campanaccio” a San Mauro Forte"Dalla sera del 15 gennaio, festa di San Mauro, fino all’alba del 17 successivo, festa di Sant’Antonio Abate, notti comprese, gruppi di persone di ogni età, provvisti di campane, di mortai di bronzo e di rudimentali tamburi, girano per le strade del paese, producendo rumori assordanti.I gruppi di campanari iniziano il loro lungo girovagare che ha sapore di festa e di penitenza, con tre giri intorno alla chiesetta di San Rocco, dov’è custodita e venerata l’effigie di Sant’Antonio Abate.I rumori che peraltro aprono i riti del Carnevale, si placano di tanto in tanto, quando i girovaghi campanari sostano per bere qualche bicchiere di vino, offerto nelle cantine di generosi oblatori o nei punti di ristoro appositamente predisposti lungo il percorso. Qui è possibile degustare salsiccia ed altri prodotti che si ricollegano all’uccisione del maiale, altro rito della civiltà rurale, legato alla tradizione del campanaccio."Queste poche righe rappresentano una succinta descrizione del “Campanaccio” ritualità consolidata nella tradizione di San Mauro Forte e oggetto di attenzione da parte di diversi antropologi e studiosi in genere, tra cui:• V. Di Noia, “Gli aspetti magico religiosi di una cultura sbalterna italiana, 1976”;• G.F. Di Sanza, “San Mauro Forte, le ore, 1956”;• P. Crachi, “Notizie storiche su San Mauro Forte, 1900”;• C. Levi, “Era Prometeo e S. Antonio, 1976”;• E. Spera, “Il carnevale in Puglia e Basilicata”;• GB. Bronzini.Il Campanaccio ha luogo in questo Comune nei giorni 15-16-17 gennaio, in coincidenza con l’inizio delle manifestazioni di carnevale.Allo stato non è possibile datare con certezza l’avvio di questo singolare rito.Di certo esso affonda le sue radici nei riti pagani propiziatori legati al culto della madre terra e della trasumanza, successivamente, è poi coincisa con le celebrazioni sacre in onore di S. Antonio Abate, senza mai confondersi.Legata al mondo contadino questa tradizione si è mantenuta viva finché nei nostri territori si esercitava l’economia rurale e cioè fino agli anni ‘50, non subendo interruzioni neanche durante il periodo della seconda guerra mondiale.Con la fine della vita rurale si è registrato un calo di interesse per questo rito, ma non si ricorda mai un anno in cui non vi siano state squadre di scampanatori per le vie del paese in tale ricorrenza...
http://www.sanmauroforte.com/eventi.html
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