CARTINA
"Negli Stati Uniti, la cartina ecologica è anche la cartina razziale.
le fabbriche più inquinanti e le discariche più pericolose sono situate nelle sacche di povertà dove vivono i neri, gli indios e la popolazione di origine latinoamericana.
La comunità nera di Kennedy Heights , a Houston, nel Texas, vive in terre rovinate dai residui petroliferi dell Gulf Oil.
Sono quasi tutti neri residenti a Covent, l'abitato del paese dove operano quattro delle fabbriche più sporche del paese.
Erano neri, in gran parte, quelli che dovettero ricorrere alle cure del pronto soccorso quando, nel 1993, la General Chemical scaricò pioggia acida sulla città di Richmond North, nella baia di California.
Un rapporto delle United Church of Crist, pubblicato nel 1987, informò chela maggioranza della popolazioneche vive vicino alle discariche sotterranee di rifiuti tossici è nera e ispanica.
Le scorie nucleari vengono offerte alle riserve indigene in cambio di denaro e di promesse di impiego."
(Il mondo alla rovescia , Galeano)
Leggo questa nota e penso ai fatti di questa bella e spesso stupida Italia .
E mi vengono in mente Scanzano e le scorie, L'Italsider di Taranto, il petrolio e la Basilicata, Priolo e la Sicilia, la terra dei Fuochi e la Campania, la Calabria e la costruzione della più grande discarica d'Europa e ai suoi traffici di rifiuti, le navi affondate nei mari del Sud Italia carichi di misteri mortali.
E penso a quello che non si sa e che non conosco.
E penso che è meglio che mi veda qualche partita di calcio in TV...
Forse!!!
19 gen 2014
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Azzzzzz è vero! A noi lucani il comportamento riservato è ancora più bastardo, ci hanno inquinato e sono scappati, illusi e fottuti. Sarà così pure col petrolio, i pozzi non sono inesauribili, fra 30 - 40 anni ci ritroveremo con le falde acquifere compromesse e tanti abitanti in meno perchè morti di tumore....