Foto di Repubblica |
Io me lo ricordo che costava 500 lire e si vendeva al negozio di alimentari.
Mi ricordo del vento che gli faceva fare traiettorie impossibili, copiate anni dopo dai vari Holly e Benji.
Ricordo le vetrine rotte e i salti nei fossi a recuperarlo.
Ricordo le macchine che si fermavano per strada perchè si sapeva che se sbucava un pallone prima o poi sarebbe passato un bambino a inseguirlo.
Ricordo che per una forza misteriosa si incastrava sempre sotto l'unica macchina parcheggiata e che sembravamo marines per come eravamo bravi a scivolare sotto l'auto e per come ne uscivamo macchiati di di olio e polvere.
Foto di Repubblica |
Mi ricordo delle pietre a segnare i limiti di una porta e il campo che iniziava e finiva a piacere.
E che si tirava il tocco per decidere chi doveva stare in porta che poi il portiere non stava mai in porta perchè era un portiere volante.
E che le partite duravano una vita e terminavano con" chi segna vince" anche se eri sotto 20 a 1.
Mi ricordo che si faceva la colletta per comprarlo.
Ricordo gli "ohhh" e i "E mò?" quando finiva su un balcone nemico, e si ricominciava la colletta.
Poi arrivarono i cugini dalla Germania e portarono il pallone in cuoio.
VEDI GALLERIA FOTOGRAFICA DI REPUBBLICA