5 set 2014

AAA: un sogno collettivo cercasi

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4 Settembre 1970: Il Cile elegge presidente Salvador Allende.
Non pensiate che questo ricordare un personaggio come Salvador Allende sia una fuga dalla realtà, ma oggi, ad anni di distanza, mi rendo conto che la malinconia avvolge il nostro mondo contemporaneo.
Una malinconia di fondo, inconsapevole, forse, impegnati a cibarci dei tanti surrogati emotivi.

Abbiamo la percezione dell'onnipotenza che si poggia su uno strato di impotenza.
La tecnologia e la tecnica ci illudono che quasi tutto ci è permesso, volare, curare malattie, allungare la vita, essere belli e profumati e magari depilati, girare una parte del mondo in un amen e in meno di un amen comunicare con la restante parte.

Questo senso di potenza, però,  ci ha reso anche in parte orfani, arricchendoci di materialità e di surrogati e facendoci smarrire la via del sogno, dell'onirico.
Abbiamo smesso di immaginare, di assaltare il cielo.
Abbiamo smesso di avere un sogno collettivo.

Oggi io non ricordo solo Salvador Allende, oggi rimpiango la perdita di un sogno collettivo.

Era il 4 settembre 1970 e Allende è eletto democraticamente. ma poi l'11 settembre del 1973un colpo di stato organizzato da chi aveva paura del sogno butta un intero popolo in un incubo durato anni e costato migliaia di morti e prigionieri.





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