1 giu 2008

Montalbano j.co: il palazzo del Cavaliere

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Nel Settecento, Montalbano vantava già, ad esempio, il cosiddetto “Palazzo Cavaliere”, nel cui nome sta forse una delle cause delle frane che portarono via il castello. L’edificio deve il suo nome ad una leggenda causata dalla suggestione popolare. Innanzitutto è bene precisare che sorge anch’esso sul ciglio del burrone di argilla su cui il paese si affaccia, a breve distanza dal luogo dove era il castello e dirimpetto all’ “Osannale”, piazzetta dove ancora oggi avviene la benedizione delle palme la domenica prima di Pasqua, ma che doveva essere un torrione della seconda cinta muraria. Orbene, la leggenda vuole che di notte, nell’ampio cortile interno del palazzo (dove una volta soggiornò Zanardelli, come si evince da un’iscrizione postavi), compaia la terribile figura di un cavaliere senza testa, e lo scalpitio degli zoccoli del suo destriero pare abbia terrorizzato per generazioni i sonni degli abitanti. I più coraggiosi di loro raccontavano di essersi affacciati, di notte, nel cortile, e di averlo visto, il fantomatico milite, aggirarsi tetro su di un destriero ora bianco, ora nero. L’avevan sognato, buoni uomini, o la suggestione della notte aveva causato loro l’agghiacciante visione, dato che lo scalpitio era dovuto alle gocce che, condensatesi, cadevano nella cisterna sottostante il palazzo, rimbombando nel silenzio notturno, fino a sembrare gli zoccoli d’un cavallo. Nulla vieta di pensare che gli scoli di queste cisterne andassero a finire proprio vicino alla “tempa del diavolo”, erodendola poco a poco negli anni, fino a causar la rovina del castello, andato a finire inesorabilmente giù, nei calanchi. http://www.mondimedievali.net/pre-testi/montalbano03.htm Share

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