La danza degli spettri Una tradizione della Tolve misteriosa racconta un fatto realmente accaduto e la cui memoria si tramanda da secoli. Una notte di Luglio del 1561 nei saloni del Castello si festeggiavano le nozze della figlia del Duca di Tolve, Fabrizio Pignatelli di Monteleone. Numerosi invitati danzavano e cantavano al suono dei musici invitati per la festa più importante dell'anno, tra cibo e lussi che gli abitanti di Tolve potevano solo favoleggiare. La sposa era bellissima nel suo abito nuziale e volteggiava leggiadra al suono dei flauti. All'improvviso un tuono scosse la terra, i musici smisero di suonare, le possenti mura del salone ed il pavimento si squarciarono.
Fu tutto in un attimo: l'intera ala del Castello precipitò dalla rupe nel sottostante torrente per decine di metri, trascinando con sé gli sventurati invitati. Il terremoto, un evento che ha segnato per secoli la terra lucana, infranse in un attimo il sogno della giovane sposa e mutò in tragedia la festa. I Tolvesi ancora oggi, sul greto del torrente, nelle notti di luna piena, possono sentire il suono degli strumenti, i passi di danza, il vocio della festa e le urla disperate di chi precipitava nel vuoto. Alcuni hanno visto le figure leggiadre delle giovani fanciulle volteggiare per un attimo prima che il loro viso si trasformasse in una maschera di terrore. Oggi blocchi squadrati di pietra sul greto del torrente indicano ancora dove rovinò l'ala del Castello. Se capitate a Tolve in una notte di luna piena recatevi al torrente, cercate le pietre del Castello ed attendete da soli la mezzanotte
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