476 Il generale erulo Odoacre depone l’imperatore Romolo Augustolo ( l’ultimo dell’impero romano d’occidente ) e si proclama re d’Italia.
493 Si insedia a Ravenna, Teodorico re degli ostrogoti. L’arruolamento forzato nell’esercito e le pesanti tasse contribuiscono all’abbandono della campagna. Si salva dalla decadenza solo la parte nord-orientale della regione, in particolare la città di Venosa.
536 Un forte esercito bizantino guidato da Belisario entra vittorioso a Roma. Nello stesso anno Giovanni il sanguinario, inviato dallo stesso imperatore Giustiniano completa la conquista delle regioni del sud. Inizia così una violenta lotta che durerà circa vent’anni e vedrà goti e bizantini avvicendarsi più volte al controllo della regione.
568 I Longobardi guidati da Alboino, forzata la tenue difesa bizantina, conquistano gran parte dell'Italia partendo dalle Alpi orientali e scendendo rapidamente verso sud. La regione entrerà a far parte del ducato longobardo di Benevento con a capo il duca Zottone che impartì ben presto la confisca della terre e l’assalto ai beni della chiesa.
592 Muore Zottone, a capo del ducato viene nominato Arechi che governò assumendo una posizione di grande tolleranza nei confronti delle diverse entità religiose presenti in Lucania.
776 Carlo Magno, re dei Franchi, invocato da Papa Adriano I minacciato dal re longobardo Desiderio, entra in Italia e sconfigge i Longobardi. L’unico ducato a mantenne una certa autonomia è proprio quello di Benevento, fino a quanto violente dispute per la successione ne determinarono la divisione in due principati: quello di Benevento e quello di Salerno.
880 - 886 Approfittando della richiesta d’aiuto dei principi longobardi sottoposti a continui attacchi da parte dei mussulmani, i bizantini riprendono il controllo della costa pugliese e dei principati di Benevento e Salerno. Dopo un periodo assai tumultuoso il principato di Benevento viene riconosciuto all’imperatore d’Occidente, Ottone II, mentre la Lucania orientale, la Puglia, la Calabria ed il principato di Salerno all’imperatore di Costantinopoli, Giovanni I.
1040 Il contingente normanno guidato da Arduino, con l'appoggio delle forze locali, si impadronisce di Lavello, Ascoli Satriano e Melfi che ben presto diventerà Il fulcro delle attività politiche ed amministrative del potere normanno nel Mezzogiorno. Da questo momento l'egemonia normanna comincia a crescere parallelamente al declino delle aristocrazie longobarde e bizantine. La conquista normanna andò ben presto a scontrarsi con i possedimenti della Chiesa;
nel 1053 l’esercito imperiale e quello pontificio vennero sconfitti dalle armate normanne.
1130 Ruggero II riunisce in un unico stato i domini normanni, viene quindi eletto, dall'antipapa Anacleto II, Re di Sicilia, di Puglia e di Calabria; titoli poi confermati dal Papa Innocenzo II. Il fulcro delle attività normanne si sposta così a Palermo.
1172 Gugliemo I succede a Ruggero II; il nuovo re conclude la trasformazione voluta dal suo predecessore, modificando i vecchi feudi in “Giustizierai” tra i quali quello della Basilicata.
1220 Federico II viene eletto imperatore da Papa Onorio III.
1221 Federico II fa visita per la prima volta alla Basilicata, terra che ben presto diventerà base solida del suo consenso anche grazie alla tolleranza nei confronti degli ebrei che vivevano in gran numero nel regno.
1231 Federico II torna in Basilicata insieme a Pier della Vigna e all'arcivescovo di Capua, ai quali era viene affidato il compito di raccogliere, in un unico corpo, le sue disposizioni legislative.
Nell'agosto del 1231 davanti alla solenne Dieta di Melfi, viene promulgata la “Constitutiones regni Siciliane”, correntemente chiamata “Augustales o Melfienses”, strumento legislativo di primaria importanza nell'Europa medievale.
1241 Melfi diviene il centro di raccolta della tesoreria imperiale e sede di una delle tre “Scholae ratiocinii” del Regno di Sicilia. Nonostante non risiedesse a lungo in Basilicata Federico II operò una generale ristrutturazione delle fortificazioni; alla fine furono ben trenta i fortilizi nel territorio regionale.
1242 Inizia la costruzione del Castello di Lagopesole.
1250 Muore Federico II; inizia un'epoca di notevole confusione politica.
1269 Gli Angioini, nuovi padroni del Mezzogiorno d’Italia, trasferiscono a Napoli il centro del potere, sottraendo così a Melfi le rilevanti funzioni politiche ed amministrative del regno. La Basilicata diventa terreno di aspre lotte tra gli Angiò e i fedeli agli Svevi. Questo è il periodo dei grandi feudi; i due più grandi territori di proprietà sono quelli dei Sanseverino e degli Orsini del Balzo entrambi filo-Angioini.
1273 Un terribile terremoto colpisce la Lucania provocando innumerevoli danni. Inizia una irreversibile flessione demografica che porterà allo spopolamento della campagna, nella quale comincia ad imporsi la grande pastorizia.
1404 Nelle sanguinose lotte per la successione al trono la famiglia dei Sanseverino viene quasi sterminata. Il nuovo Re Ladislao di Durazzo concede i possedimenti posseduti dai Sanseverino al capitano di ventura Muzio Attendolo Sforza.
1416 Con l'ascesa degli Aragona al trono di Napoli si compie la legittimazione della terza grande famiglia feudale di Basilicata, i Caracciolo, che ottengono la signoria su Melfi e il territorio del Vulture.
1456 Un nuovo violento terremoto, provoca danni incalcolabili ed un numero elevato di vittime; questo evento catastrofico segue un altrettanto tremenda epidemia di peste.