Per la prima volta, andando contro una regola che mi ero dato al momento della creazione di questo blog, pubblicherò un comunicato stampa, a firma del Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata, nel quale si pone un problema di non poco conto. L’acqua è una risorsa importante è come tale deve essere rispettata e ben usata. Un’assurdità, quindi, sarebbe quella di usare dell’acqua potabile e sorgiva per usi industriali.
Dato che il problema mi è caro ed è vicino ai temi che tratto nel mio blog, pubblico per intero il comunicato stampa.
Giuseppe Melillo
Potenza, 3 novembre 2010
Nelle giornate del 1 e 2 novembre la popolazione di Paterno si è mobilitata per difendere le sorgenti presenti nel territorio del proprio comune dai prelievi di grandi quantità di acqua potabile effettuati da autobotti dell’ENI per scopi industriali legati alle attività di estrazione del petrolio.
Il Direttore Generale di Acquedotto Lucano, Ing. Gerardo Marotta, ha risposto a tale iniziativa difendendo le operazioni di prelievo in quanto legittimate dalla presenza di regolari permessi.
Il Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata, comunicando il proprio sostegno al Comitato “Sor Aqua” che ha promosso la mobilitazione degli abitanti di Paterno, stigmatizza la posizione assunta da Acquedotto Lucano ed invita tanto i suoi dirigenti quanto il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo a rispettare ed attuare quanto affermato dallo stesso Governatore nel suo comunicato stampa dello scorso 16 ottobre. In quell’occasione egli sostenne, infatti, la necessità di una complessiva riorganizzazione del Sistema Idrico Lucano finalizzata, tra l’altro, “ad utilizzare meno e meglio l’acqua”.
Ciò significa anche – in modo imprescindibile – evitare che le acque potabili, ed in particolare quelle sorgive, vengano impropriamente utilizzate e sperperate per attività industriali o agricole.
L’acqua potabile è un bene ormai prezioso in quanto sempre più scarso sia nella nostra regione che in tutto il pianeta: assistiamo quotidianamente al progressivo impoverimento ed inquinamento di falde acquifere, sorgenti e corsi d’acqua ed è completamente irresponsabile che grandi quantità di acque sorgive di ottima qualità vengano utilizzate per processi industriali il cui funzionamento potrebbe essere perfettamente garantito anche dall’utilizzo di acque di qualità inferiore (depurate e simili).
Il Coordinamento invita, dunque, tanto il Presidente De Filippo quanto i dirigenti di Acquedotto Lucano a revocare tutti i permessi concessi in tal senso e ad avviare, in occasione della prevista costituzione del Tavolo Tecnico Interistituzionale per la riorganizzazione del Sistema Idrico Lucano, una complessiva riflessione per un uso responsabile e sostenibile del bene acqua.
Coordinamento Regionale Acqua Pubblica di Basilicata