25 mag 2011

Il manifesto del Cibo- Cultura, integrazione, biodiversità, opportunità

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A uno tra i più intensi sognatori, che abbia mai conosciuto, tra i più fanatici della cultura nelle sue infinite sfaccettature finalizzate al  buon vivere in comunione con il suo( che è anche il mio) territorio in una visione globale. Luogo che si trasforma in una una dimensione unica e intima. Un piccolo scrigno in cui i sapori e lo scambio di pensiero sono raramente così ben accumunati.

Il manifesto del cibo secondo Cibo’

C- ultura della felicità e della condivisione affinché il buon mangiare non
sia un privilegio per pochi ma un indiscutibile diritto di tutti, e ognuno di noi dovrebbe sentirsi impegnato a promuovere e difendere la qualità a partire dall’etica della produzione al
rispetto per la natura.

I- ntegrazione. Perché riunirsi attorno alla tavola per noi significa stare in pace. Il cibo come contaminazione e scambio di saperi, di sapori, di vite,
del nostro futuro in questo mondo. Noi crediamo che saremo felici solo se tutto il mondo potrà vivere nella bellezza.

B- iodiversità, ecosostenibilità, etica e difesa delle tradizioni, dell’ambiente sono le parole chiave del nostro concetto di cibo. Proteggere la terra significa tutelare la salute, difendere le tradizioni e le culture antiche significa mantenere equilibrio negli ecosistemi. Produrre avendo cura delle biodiversità vuol dire avere rispetto del consumatore. Vivere senza lo stress e il paradigma del guadagno significa Vivere meglio e più a lungo. Produrre è anche rispetto per l’uomo.

O- pportunità. Perché la produzione di cibo così come la immaginiamo può contribuire a sviluppare un modello economico fondato sull’equità e sulla giustizia sociale, un viaggio dal buono al giusto tenendo al centro sempre la dignità dell’uomo e l’amore per l’ambiente.

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