27 nov 2019

Mondo è stato e mondo sarà; la voce di Ninnì

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 — presso Chiesa di San Rocco Bernalda.


Ci sono momenti che nei paesi appaiano immobili, appesi più che sospesi.

Ninnì che riconosce la tua voce e ti chiama, seduto sulla sedia davanti alla chiesetta di San Rocco in attesa che il Santo rientri a "casa", è uno di questi momenti "appesi".Come quarant'anni fa, come l'anno scorso, come stasera e come domani.

Poi un giorno accadrà che ci sarà solo una sedia vuota e quel senso di immobilismo si trasformerà in perdita.

Perdita di un tempo spinto sempre più all'angolo del ring delle memorie, come un pugile che sta per piegare le ginocchia.

Perché un tempo, in quello dell'infanzia, non si possedeva un passato, non ancora, da portare con sé e questo rendeva quel tempo magico e leggero, dove niente era immobile e tutto bisognava scoprire e le ginocchia si sbucciavano ma non cedevano mai.

Perdita di un tempo spinto sempre più all'angolo del ring delle memorie, come un pugile che sta per piegare le ginocchia.

Perché un tempo, in quello dell'infanzia, non si possedeva un passato, non ancora, da portare con sé e questo rendeva quel tempo magico e leggero, dove niente era immobile e tutto bisognava scoprire e le ginocchia si sbucciavano ma non cedevano mai.

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11 gen 2019

Geografia dello spirito in Basilicata. Terra di santi, Madonne e Santuari.

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La terra di Basilicata è spesso legata alla magia, sopratutto dopo i "viaggi" e le "permanenze" di De Martino, Carpitella, Di Gianni e altri "cercatori di umanità perse".
Un luogo in cui la spiritualità è presente da sempre in svariate declinazioni, di influenza esterna e anche  autonome. 
Nelle varie comunità, la spiritualità prende forme e atteggiamenti  diversi ma con un unico comune denominatore: è l'unica forza  a cui gli uomini potevano rivolgersi, anche in modo
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Il santo Viandante alla Festa della Bruna

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Ho saputo che il maestro cartapestaio Raffaele Pentasuglia costruirà il carro trionfale della Bruna per il 2019. Felice per lui, ma tanto.
Questa notizia mi ha riportato alla mente i momenti vissuti nella edizione 2018 della Festa
vissuta intensamente dall'interno dall'interno, dalla fabbrica del carro, i cui regnava quel silenzio denso, tipico prima della tempesta, e poi  muovendomi per le piazze le strade della città, anticipando di qualche decina di metri il carro e i cavalieri, attraversando i cordoni di sicurezza delel forze dell'Ordine e degli Angeli del carro, la folla immensa,  e salendo su balconi e terrazze fino all'epigologo, lo strazzo, a tarda sera, in piazza.
Tra i tanti aspetti che mi colpirono, uno solleticò il mio immaginario: il santo viandante e su questa immagine ho scritto una storia vera dei giorni a  seguire.
Storia che ripubblico qui dopo essere stata pubblicata su Basilicata Media.



Da quando ho memoria ho visto i santi “camminare”, ho visto pure santi salire sulle barche e solcare i mari, ho visto la Madonna spostarsi dalle montagne verso le valli e dalle valli verso le montagne. E ogni Madonna aveva un nome diverso, ma solo per sentirla più vicina e familiare come i luoghi da Lei attraversati. Ho sentito bande musicali accompagnare il cammino dei santi lungo le vie del paese e bambini gioiosi agitarsi intorno e donne preganti ordinate in fila come soldati a cantarne le lodi. Li ho visti uscire ed entrare dalle chiese, dai santuari, in processione e in parata. Li ho seguiti tra le mestizia delle luci serali e il silenzio delle vie o tra lo sfavillio delle luminarie e il baccano dei festanti.
Ma non ho mai visto un santo camminare solo e prendere una strada per conto suo. 
Ovunque andasse e in qualsiasi occasione era sempre accompagnato e si sapeva dove trovarlo. Si conoscono i percorsi, le soste, l’inizio, la fine
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4 gen 2019

"All'arme! all'arme la campana sona", frammenti di canzone civile lucana

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"Quann sona la campana" insieme a "Briganti se more" è una delle canzoni più note dei Musicanova, gruppo creato nel 1976 da Eugenio Bennato e Carlo D'Angiò. 
Questi due brani furono usati per il 45 giri che anticipò l'album "Briganti se more" che conteneva la colonna sonora dello sceneggiato televisivo "L’eredità della priora", tratto dall’omonimo romanzo del lucano Carlo Alianello, andato in onda sulla RAI nel 1980.

La canzone "Briganti se More" è un'opera del musicista Eugenio Bennato, come lui stesso ha dichiarato -...è un brano di cui vado molto orgoglioso, soprattutto perché tutti sono convinti che sia un brano della tradizione napoletana e invece l’ho scritto negli anni settanta con Carlo D'Angiò... (24.09.2002)-,  invece "Quann sona la Campana" si può ben definire una "canzone civile del popolo lucano".

Perchè lucana?

In canti e racconti del popolo italiano, pubblicato dalla casa torinese  E. Loescher nel 1872, si trovano canzoni raccolte da Antonio Casetti e Vittorio Imbriani tra cui questo frammento:




"A l'armi!a l'armi ch' a campana sona,

li turchi so' arrivati a la marina!
Ci teni li scarpi rotti ssi li sola,
e ci le teni vecchi, ssi li facessa nova.

Allarme, allarme, suona la campana,

i Turchi sono sbarcati alla marina,
chi ha le scarpe rotte se le risuoli
 e chi ce le ha vecchie se le rifaccia nuove.





Il frammento è raccolto a Spinoso, borgo lucano della Val d'Agri in provincia di Potenza, e a commento si legge: "...frammento spinosese di canzone politico e bellicoso che ricorda le invasioni dei pirati turchi, e forse la campana fusa da Re Manfredi".





Ecco invece  la prima strofa del testo dei Musicanova "Quann sona la campana":


All'arme all'arme la campana sona

li Turche so' sbarcati a la marina
chi tene 'e scarpe vecchie se l'assòla
c'avimm'a fare nu lungo cammino

Allarme, allarme, suona la campana,

i Turchi sono sbarcati alla marina,
chi ha le scarpe vecchie se le risuoli
che dobbiamo fare un lungo cammino.




Le differenze sono minime e il tempo in cui questa frammento di canzone è stato raccolta anticipa di un secolo l'uscita dell'album dei Musicanova.
Quindi si pùò definire giustamente  canzone civile lucana.





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