19 mag 2009

Un poeta ...di strada

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Francesco G., è una anziano che vive nel centro storico di Bernalda. Lo incontri nei pomeriggi d'estate sul muraglione della piazza , giù al castello,( abbasch u castiedd) a godere della brezza pomeridiana, alla ricerca di un soffio fresco che dia tregua al caldo torrido che in quei giorni avvolge il paese.
Insieme ad altri compagni di memorie appoggiati al muraglione spingono lo sguardo sul val basento che spazia dalle montagne potentine ai lidi jonici.
Forse inoltrano i pensieri indietro nel tempo, alla ricerca di frammenti memoria e sensazioni. Le sere d'estate, invece, lo si incontra seduto sulla sua sedia di legno e paglia, all'angolo di casa sua in corso Italia e a nessuno nega un saluto.
Questi 2 video sono stati realizzati, penso, da due turisti che incontrandolo e sono rimasti colpiti dal personaggio e han deciso di fermare nel tempo le parole di questo uomo.
Ho trovato su Youtube questi video e da subito mi han colpito le parole piene di amore e di dolcezza di quest'uomo.
Un poeta che, come tanti la vita, ci ha nascosto.

Posto i video e allego la traduzione. Video 1
Introduzione: Tengo la bellezza di 85 anni, quando nella mia qualità di persona cominciò ad entrare l'interpretazione d'amore, la prima ragazza che incontrai...si chiamava Vita e le prime espessioni furono queste:
Poesia 1 
"Vita della mia vita con entusiasmo vengo a chiederti la mia parola d'amore sentiamo il vero cuore il cuore mi risponde di si! Vorrei portarti fino alle stelle Con te ovunque sempre."

 



Video 2
Poesia 2:  
"A prima vista i vostri occhi mi dicono che non potrete essere verso di me tanto crudele Lo iscrivo in ... e la bellissima immagine e di questo... ho deciso di volerti chiaramente parlare. Abbiate peròla gentilezza di dirmi se siete impegnata e se la vostra bellezza è stata da qualche impegno conquistata Io ho 35 anni son capace di spingere nel più profondo del cuore il mio amore per dimenticare il fiume(?) L'accarezzerei e mi contenterei di posare le bianche mani sotto il firmamento stellato pieno di suggestioni e ombre(?) Che bello! Mentre le vostre rose vi accarezzerebbero le pallide mani."


 

Video realizzati a Bernalda(MT), il 01 maggio 2009 autore Blustark Share

7 mag 2009

Il Cappellino di ...Giuseppe Marco Albano

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Bravo! Ma che bravo! queste sono state alcune risposte ricevute quando ho chiesto dei pareri sull'ultima...fatica di Giuseppe Marco Albano, giovane lucano di belle speranze. Sembra che il talento non gli manchi, speriamo nella fortuna che accompagna i predestinati e sopratutto nella SUA voglia di non fermarsi per continuare a migliorare. Il talento c'è ma da solo non basta e a quanto pare lo spirito di sacrificio e abnegazione sembra appartenere al novello regista. (Nella foto Giuseppe Marco Albano) Altri più competenti di me han detto del cortometraggio" ...Recensire un cortometraggio non è un’operazione tanto semplice. L’approssimazione, la stringatezza o l’ampollosità, le ostentate (e spesso vacue) competenze tecniche, le trappole innescate da locuzioni troppo audaci, sono appannaggio di chi è avvezzo a sdilinquirsi nel commento dei cosiddetti lungometraggi’, e che in buona sostanza ama definirsi e farsi definire un critico’. Non mi sto certo avventurando in un pubblico reprimenda contro il popolo dei critici (di cui ammiro una discreta quantità di esponenti), ma è mia intenzione avvisare i lettori che le parole che spenderò a seguito di questa mia piccola introduzione non appartengono alla categoria delle recensioni propriamente dette (e universalmente condivise); costituiscono bensì uno sguardo amorevole – e moderatamente competente – sul lavoro di un ‘collega’, di un amico, che è stato in grado di donarci in soli quindici minuti un balocco prezioso, un piccolo monile di finissima fattura...(leggi tutto)
Ma la cosa che più di tutte mi ha indotto a parlare di lui, io che non amo parlare della gente ma solo dei prodotti culturali che essa ( o la sua espressione culturale) propone, è l'idea di magia , di quel real-meraviglioso di ispirazione latino americana che è rintracciabile e tracciabile anche in una terra che fa del sogno e dell'onirico una sua peculiarità. Aspetti che ho descritto in precedente post. Una terra che si può definire dimensione anzichè territorio. e da questa dimensione appaiono e si manifestano , in una epifania, segni di chi questa dimensione la vive e la percepisce. Aggiungo altro commento, non mio, sull'opera..." ..sembra proprio frutto di una magia: i meccanismi razionali, freddi, su cui la cinematografia impianta i suoi processi produttivi mal si confanno alla poesia di questa fiaba moderna (sognata più che raccontata), le cui pagine illustrate trasudano creatività e disincanto, e in cui il grottesco popolo degli orchi e delle streghe cede il posto alle invisibili forze del male.
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