21 set 2010

Ghost Town

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Ghost Town from Leonardo Dalessandri on Vimeo.

A causa di una frana di vaste proporzioni, nel 1963 Craco fu evacuata e l'abitato trasferito a valle, in località Craco Peschiera. Allora il centro contava oltre 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbandonare le proprie case sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell'abitato.
Paese fantasma
Ad onta di questo esodo forzato, Craco è rimasta intatta, trasformandosi in una specie di paese fantasma, caso raro nel suo genere. Oggi non è piu possibile percorrerne le strade; il comune prevede entro un anno la riapertura di 2 itinerari in zone ritenute sicure del paese fantasma. Inoltre, secondo gli appassionati di paranormale, a Craco ci sarebbero avvistamenti di figure spettrali e all'interno delle case abbandonate si sentirebbero rumori particolarmente inquietanti [2] .

Craco ha fatto da sfondo per vari film:

* La lupa di Alberto Lattuada
* Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, nell'episodio dell'arrivo di Volontè-Carlo Levi alla nuova destinazione di confino, Gagliano. Per l'occasione furono disposti sulle prime case del paese degli stendardi a lutto, per ricreare lo scenario descritto nel libro. Ancora oggi è possibile ammirarli. Nemmeno il tempo con le
sue ingiurie è riuscito a svellerli, a testimonianza della sorte veramente ria subita da questo posto.
* King David di Bruce Beresford
* Saving Grace di Tom Conti
* Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani
* Terra bruciata di Fabio Segatori
* Nativity di Catherine Hardwicke
* La passione di Cristo di Mel Gibson, gli esterni di questa pellicola furono girati prevalentemente a Matera; Craco fu scelta dal regista come il paese che si vede sullo sfondo nella scena dell'impiccagione di Giuda.
* The Big Question, diretto da Francesco Cabras, Alberto Molinari
* Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta
* Agente 007 - Quantum of Solace, regia di Marc Forster, con Daniel Craig e Giancarlo Giannini.
* Basilicata coast to coast, di Rocco Papaleo.

Numerosi turisti salgono a Craco per vedere le rovine del paese fantasma e per avventurarsi tra i vicoli in un'atmosfera surreale. Altrettanto suggestivi sono i dintorni. Il terreno argilloso e brullo coesiste con quello marnoso: su uno sperone di marna calcificata dal tempo sorge il torrione, che per i Crachesi è il "castello". Olivi secolari misti a cipressi antichissimi sono dal lato del paese verso lo Scalo, quest'ultimo sulla ferrovia calabro lucana da questo lato divelta e abbandonata.
Le contrade
I nomi delle contrade evocano un passato intenso e misterioso:
* "Canzoniere": prende il nome da un'antica taverna posta lungo un tratturo una volta assai frequentato. La storia vuole che a gestire la taverna fosse una donna assai avvenente, una specie di Circe contadina, che riduceva in suo potere i malcapitati sedotti dalla sua avvenenza: la maliarda li uccideva e li metteva sotto aceto, facendone il piatto forte della sua osteria.
* "San Lorenzo": un'antica fontana a volta, sulla via verso il Cavone dove palme altissime convivono con gli olivi sullo sfondo di masserie che sono capolavori dell'arte costruttiva rurale dei secoli passati, austere e solari,arroccate e nel contempo aperte al territorio, come quelle "Galante" e "Cammarota", con il loro svolgersi su due livelli, gli archi che reggono la scala esterna e i terrazzi che sembrano spalti a difesa di non improbabili attacchi.
* "Sant'Eligio": protettore dei maniscalchi trova in Craco un tributo che va al di là della semplice menzione toponomastica, con la sua cappella magnificamente affrescata, forse del '500, con le sue scene di santi intorno a un Cristo che pur crocifisso resta Pantocratore.

fonte : wikipedia Share

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