Papaleo e Zalone |
Da un articolo del Corriere del Mezzogiorno
Contro il Sud lamentevole c'è la l'ironia dei due comici: «Se Cristo non è venuto a Eboli non è colpa nostra»
...Un nuovo meridionalismo può nascere non da un saggio storico farcito di
illuminanti considerazioni o da una ricerca della Svimez traboccante dati e percentuali, ma da uno show televisivo di un attore
comico di inarrestabile successo.
INNO «RIVOLUZIONARIO» DI PAPALEO - La ormai notissima imitazione che Zalone fa di di Vendola,
tra esse soffiate e sguardi profetici, rapito dalla sua stessa estasi retorica, cos’è se non un invito al leader a riconsiderarsi e a ridimensionarsi? Nello show e nella squadra dei nuovi meridionalisti non poteva mancare Rocco Papaleo, autore di Basilicata coast to coast, ( un mio post sul film) film sul Sud che più antiretorico non ce n’è. Accompagnato al pianoforte, Papaleo ha intonato il suo personalissimo inno regionale. Le tarante, le tarantelle, le pizziche e le cantate «a fronn’ ’e limone»? L’esatto opposto. «Se Cristu non è bnutu a Eboli a colpa du cu è?». Traduzione: «Se Cristo non è venuto a Eboli, la colpa di chi è? Non certo nostra. Noi l’abbiamo aspettato, avevamo anche preparato i dolci e il vino buono, ma non si è visto. Ciò nonostante e senza protezione, noi ci siamo dati da fare...». Più chiaro di così? Il Sud di Zalone e Papaleo non ha nostalgie, non guarda al passato in in cerca di miti consolatori e alibi innocentisti, né si autocelebra scaricando su altri le proprie colpe. L’altra sera, non una battuta su Bossi e i leghisti. Non è un caso, ed è significativo.
Leggi l'articolo completo sul Corriere del Mezzogiorno
Vedi su You Tube al canale You- Basilicata PAPALEO OSPITE DI ZALONE vedi filmato
Il vero nuovo meridionalismo è rappresentato da tutte quelle forze, associazioni, movimenti, blog che lottano ogni giorno per diffondere un'immagine migliore del Sud. E' da loro che parte la riscossa del Meridione.
concordo, anche la riscossa preferirei consapevolezza della proprie capacità
Il problema è che il sud non è compatto. Non cambierà mai niente.
Senza una figura ferma, e con i meridionali non hanno la capacità di raggrupparsi ed essere così uniti contro gli sfruttatori che detengono il potere, non c`è cambiamento in vista. Mi dispiace dirlo. Spero che le cose peggiorino così tanto per l`Italia per creare le condizioni per un cambiamento forzato. Auguro per il bene del sud una crisi molto più aspra per il 2012 e così forse qualcosa cambierà.
Peccato che i giornali del sud inclusa La gazzetta del mezzogiorno danno sostegno al potere italiano, non permettendo di discutere apertamente i venti di battaglia che vogliono affiorare...
Saluti a tutti
c'è da ragionare molto su quello che dici. la mia paura è che dietro tutto questo si possa celare una idea o forma di neoborbonismo. I meridionali sono un popolo difficile da decifrare perchè in realtà non sono un popolo ma un mondo.