Grazie ad una amica che, insieme ad altre persone, alcuni anni fa ebbi piacere di conoscere durante le riprese di un documentario franco-tedesco ho scoperto un filmato postato su Youtube, che risale agli anni '60. Il filmato mostra il pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Pollino, nel comune di San Severino lucano, nel cuore del parco del Pollino.
La festa della Madonna di Pollino, o Madonna della Montagna, è tra le feste mariane più sentite dell’asse montano calabro-lucano( --> Google Maps). Eccezionale è la descrizione e il repertorio fotografico consultabile sul sito dell'ISTITUTO CENTRALE PER LA DEMOETNOANTROPOLOGIA. Migliaia di pellegrini,ai primi di luglio, partecipano alla festa che si svolge al Santuario, a 1537 metri alle pendici del monte Pollino, su uno sperone, con una affascinante veduta panoramica sulla valle del Frido. Le musiche del filmato dovrebbero
essere dei Totarella
Intorno al santuario è festa. Gli odori della braci si mischiano alle musiche e ai canti dei pellegrini accompagnati dagli strumenti della tradizione come la zampogna, l'organetto ed i tamburelli. Ci si prepara per il pernottamento tra gli alberi intorno al santuario. Un forte senso di convivialità e gioia regna sui monti. Qui si rafforza quel tessuto connettivo di una società ancora fortemente legata a sistemi relazionali e riti di autodifesa, che altrimenti sarebbero stati già schiacciati da dinamiche post moderne e globalizzate. Qui il rito non si ferma si adatta e con esso la società nel quale si sviluppa.
Ma la “coscienza collettiva” si amplifica con il sacro che interagisce ma raramente si mischia con il profano. Quella coscienza collettiva che è l’insieme di rappresentazioni, norme e valori, condiviso dai membri di una società che ne determina la dimensione e la caratterizza.
Durante la processione della Madonna le donne portano i cinti di candele devozionali in testa. Al ritorno in chiesa della statua
I fedeli sfilano e salutano la Madonna, toccandole le vesti, mostrandole fotografie di congiunti, e li si raccomanda alla Vergine del Pollino. La Statua della Madonna del Pollino, farà ritorno al paese di San Severino lucano ai primi freddi di settembre.
La statua della Madonna che nei mesi invernali viene custodita nella chiesa di San Severino Lucano, all’inizio dell’estate viene portata in processione al Santuario. Farà ritorno a San Severino la seconda domenica di settembre.
Sull’origine del Santuario di Pollino, (1700 ca.), ci sono solo i racconti tramandati di generazione in generazione.
Ne trascrivo uno trovato nella rete: “la tradizione narra la SS.Vergine apparve ad un pastore che, nella montagna di Pollino, conduceva al pascolo il suo gregge. Vivamente impressionato della visione avuta, il pastore la divulgò rapidamente; e di bocca in bocca, quell'insolito avvenimento fu appreso in tutti i paesi circostanti al monte. Poiché quelli erano tempi di costumi semplici, di sentimenti religiosi più puri e più forti di oggi, sorse in molti il desiderio di vedere la Madonna.
Intanto a S.Severino Lucano, una donna di nome Rosa Maria, spinta dal suo forte sentimento religioso, cercò risolutamente la compagnia di sua cognata Vittoria, vedova convivente in casa sua, per andare al monte. Una mattina, infatti, presero entrambe a percorrere l’aspra e faticosa via che conduce al Pollino, col cuore trepidante, recitando preghiere, e preparandosi con lo spirito a pregustare le dolcezze di una visione sovrana: quella della SS.Vergine!
Narra la tradizione che la Rosa Maria aveva lasciato in casa il marito Antonio Perrone, affetto da lunga e inguaribile malattia, e il figliuolo immerso ancora nel sonno, di nome Michelangelo, che poi divenne prete. Giunte sulla montagna, le due donne si aggirarono per lungo tempo sul luogo dove, dalle indicazioni ricevute, presumibilmente la SS.Vergine era stata vista dal fortunato pastore. Dopo aver tanto camminato, esse sentivano gran sete e non potevano in nessun modo dissetarsi per mancanza d’acqua. Dopo fervide preghiere, a breve distanza da loro, improvvisamente videro sgorgare uno zampillo d’acqua da una grossa pietra conformata a conca. Accanto a questa pietra videro l’apertura di una grotta, nella quale si sentirono misteriosamente attirate e vi entrarono. La grotta, piccola, formata da grossi blocchi di roccia, é accessibile e visitata in occasione della festa, da migliaia di fedeli.
Le due donne, allora, appena penetrate nell'interno della grotta, si accorsero che in un canto di essa era ammucchiato del pietrame minuto commisto a terriccio in modo da far sospettare che sotto dovesse essere stata nascosta qualche cosa. Infatti in un grosso panno di lana era avvolta una piccola Statua della SS.Vergine col Bambino, quasi intatta, ma alquanto scolorita e sciupata nei lineamenti.
La Signora Rosa Maria, di ritorno a S.Severino, trovò il marito completamente guarito. Al racconto della moglie si inginocchiò in mezzo alla casa e fece voto di costruire sul Monte Pollino una cappella in onore della Vergine Maria. Così sorse, in piccola costruzione, il nostro rinomato Santuario, ai quale ogni anno, nei primo venerdì e sabato di luglio accorrono da ogni parte migliaia di fedeli, a gruppi a gruppi, sfidando i disagi della montagna.”
www.tracieloemandarini.blogspot.com
20 giu 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)