Oggi ho pensato alla Lucania del terremoto, alle foto dei giorni seguenti al sisma e in tanto scorrevano le foto della gioia a Matera così come a Potenza.
E mi son messo a sfogliare le pubblicazioni fotografiche di Cartier Bresson, di Pinna e letto qualche pagine di De Martino e Carlo Levi. E pensavo a Rocco Scotellaro, al Albino Piero, ad Assunta Finiguerra, a Leonardo Sinisgalli e ai tanti che non cito.
E penso a quella Lucania così come l'Irpinia, il Cilento il Gargano che hanno mantenuto e che oggi più che mai resistono ai modelli altrui e ricercando dentro se stessi il filo materno con la terra e la propria storia. E penso all'anima di un territorio e pensavo ad Antonio Faccenna e il suo vivere podolico. A Noviello contadino di Montescaglioso. A don Marco Bisceglia. E mi rendevo conto che i nomi e le storie di resistenza sono tante e sottaciute. Storie di uomini che non hanno spezzato le radici ma hanno donato ali, esempi, visioni.
E scorrono i tanti nomi e visi di donne e uomini di amici e conoscenti che ogni giorno ci credono e resistono ma sopratutto rilanciano. Anche quando Matera non era 2019 e neanche 2000. Questo post lo dedico a loro. Sopratutto!
Beato colui che riesce a dare ai propri figli ali e radici. (Proverbio Arabo)
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