10 dic 2014

la via dei canti

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Al ritorno nel borgo natio, per Natale, per la festa del santo Patrono, per un matrimonio, per un funerale, o semplicemente per quella matta voglia di ritornare, accade sempre qualcosa.
Mentre si percorrono vie conosciute da sempre, fin dal primo giorno di vita, apparentemente smarrite e ogni volta ritrovate, accade qualcosa dentro ognuno.
Accade che un piccolo filo si riannodi e ritorni a essere parte del gomitolo che avevamo lasciato in custodia al paese.
In un patto silenzioso e segreto tra il paese e il suo abitante.
Una promessa di ritorno, seppur breve.
Un filo che ingrossa quel gomitolo "cresciuto"lungo la via dei canti,
Quella via dei canti in cui:
"nessuno era senza terra, poiché tutti, uomini e donne, ereditavano in proprietà esclusiva un pezzo del canto dell'Antenato e la striscia di terra su cui esso passava . 
Una tappa era il luogo delle consegne, dove il canto cessava di essere di tua proprietà e passava ad un altro.
Si credeva che ogni antenato, mentre percorreva il paese cantando, avesse lasciato sulle proprie orme una scia di "cellule di vita"".

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