1 giu 2008

Terra di Magia

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Una terra magica, arcaica impregnata di elementi tradizionali e popolari. Una terra in cui perduravano pratiche e credenze ancestrali di origine precristiane, cosi che da determinare un sincretismo magico- religioso. “Quest’altra ragione, che è tipica della civiltà contadina, noi la chiamiamo magia”. Il territorio offre un’articolata serie di ricerche, pubblicazioni, raccolte, distribuite in un reticolo sull’intera regione. Questa offerta delinea buona parte del territorio come nuclei significanti, che hanno generato narrazione ma che soprattutto possono produrne. La etteratura racconta una terra contenitore di elementi magici intuiti, le cui dinamiche sono accettate come stato di fatto; terra in cui i piani temporali sono ciclici o addirittura assenti, una terra in cui la mescolanza culturale ed etnica ha tratteggiato una serie di credenze magico-simboliche che le hanno conferito una atmosfera magica. Un’atmosfera che trasferita in narrazione ha strutturato una letteratura del real-meraviglioso lucano Si citano, ad esempio, alcune opere recenti di narrazione generato dal territorio: Ballo ad Agropinto, Giuseppe Lupo,Venezia , Marsilio Editore , 2004 Il padre degli animali, Di Consoli Andrea, Milano, Rizzoli, 2007 La strega di Colobraro, Petroni Giulio, Roma , Dalia, 2004 Mille anni che sto qui, Venezia Mariolina, Torino, Einaudi, 2006 Vito Ballava con le streghe, Sammartino Mimmo, Palermo,Sellerio Editore, 2004 Tra le diverse offerte turistiche che un territorio può offrire quelle imperniate sui beni immateriali sono tra quelle maggiormente evocative ma è anche quelle che necessitano di maggiori attenzioni e professionalità per essere costruite e organizzate. Il Turismo magico, legato alla magia di carattere popolare, sta acquistando forte richiamo e interesse, capace di poter confezionare un circuito turistico in grado di valorizzare l’intero territorio, citiamo ad esempio il tour nei "paesi delle streghe" sui Pirenei spagnoli, o dei castelli magici e incantati in Scozia. Può accadere anche in Basilicata? La magia può essere il volano per lo sfruttamento, in termini turistici, della sfera dell’immaginario legata al territorio. In un territorio in cui la dimensione magico–simbolica si percepiva un po’ ovunque le cui tracce non sono ormai tanto rintracciabili, vi è una località, Colobraro, in cui il fenomeno della magia popolare sembra non essersi esaurito. Il suo nome è associato alla magia e alla superstizione; il suo è un nome che non si può pronunciare e per indicarlo si usa :“quel paese” L’opera di De Martino “Sud e magia”, strappò alla tradizione orale molti aspetti di quella cultura popolare e documentò particolari riguardo alla fascinazione, al mondo della magia, ai rituali della superstizione e alle credenze popolari, certificandone quasi la fama di paese “magico-popolare”. A tale certificazione si sono aggiunti aneddoti sugli influssi negativi che accompagnavano il paese , fissati anche per iscritto sia da testimoni sia da altri, che hanno travalicato i confini regionali ed ha attirato l’’attenzione di tv e stampa. Da un contributo di Giuseppe Melillo http://www.basilicata.travel/?p=138 Share

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