14 feb 2012

Un amico sospeso tra Basilicata e Brasile

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Riprendo per intero, non me ne vogliano a SportPuglia.it, l'articolo-intervista a Milton, un amico e anche un fratello con cui sono stati molti i momenti intensi di condivisione nel bene e nel male. Oltre che nel basket, memorabile anche la sua rubrica settimanale in cui si firmava Garrincha Piru, scritti durante il suo ultimo anno in Basilicata e in Europa, prima di tornare in Sud america dopo una breve parentesi africana.
L'intervista è di qualche giorno fa ed io la riprendo come un omaggio a lui, ai tanti amici, e al senso profondo dell'amicizia.

Saudade lucana: Milton Nucci
09/02/2012 - Domenico Piccione - Sportpuglia.it
Chi va al Sud piange due volte : quando arriva e quando va via. Fotografia migliore non poteva esserci per descrivere l’esperienza di Milton Nucci, ala-pivot brasiliana, trapiantata per quasi un decennio in

Basilicata con una breve esperienza in Puglia. Il calore delle nostre terre ha fatto dimenticare a Milton il pensiero del Brasile e della lontananza da casa. Lui che si definisce un lucano vero.
“Ho davvero la fortuna cieca di essermi imbattuto nella Basilicata tanto tempo fa quando non si era girato nessun film e persino tanti italiani non sapevano dove si trovasse. Lì oggi so di avere una casa e amici che sono una famiglia per me e per sempre.  
Sono innamorato e orgoglioso di quel posto proprio come
un Lucano.”



Tante le emozioni sportive (due campionati consecutivi vinti in C2 , nel 2001/2002 a Bernalda e nel 2002/2003 a Potenza) per il carioca che ricorda con entusiasmo il pubblico della Lucania.




“Il ricordo del pubblico non può che essere fantastico. Il primo, quello di Bernalda, della promozione non ebbe mai dispiaceri interni, rimanemmo imbattuti, palazzetto sempre pieno come non si trovavano in B1 da altre parte. Ti facevano sentire parte della città con diritto alla colona sonora dei ragazzi ancora sconosciuti della Krikka Reggae. E' stato davvero un'annata speciale, con una squadra stratosferica nel primo anno al sud. Potenza invece era una bolgia. Giocavamo nel vecchio palazzetto ed il pubblico si faceva sentire il triplo, non era facile per gli avversari. Brindisi invece era una piazza che meritava di più che una B2. Ci sono riusciti no? Matera e' stata una scelta al di fuori della pallacanestro, volevo conoscere la città e non giocavamo nemmeno lì ma a Montescaglioso. Poco pubblico che, per lo più, erano i genitori dei ragazzi della squadra.”
Quale è la partita speciale per Nucci? Quella della promozione, ovviamente.
“La partita speciale e' sicuramente quella della finale di ritorno in casa contro Mesagne, la gara della promozione del Bernalda nella prima stagione. Abbiamo sbancato casa loro nella prima e sapevamo che o si vinceva in casa o il miracolo di vincere lì non sarebbe ricapitato. Individualmente parlando, in quella partita, ho dato tanto e con Gaetano Larocca c’è stata anche una preparazione speciale per quelle due gare. Lui si e' fidato di alcune cose che gli ho detto a livello tattico e questo mi è sempre sembrato un riconoscimento.”
 Nel suo personale “Basilicata coast to coast” è stato accompagnato da tanti amici che ricorda con piacere.
Nei dintorni di ...La Paz
 "Gli amici sono davvero tanti: dal Mellilo all'Iannuzzi al Visceglia, Gualtieri, Durante, Dino Di Monte passando per Landi, Palazzo, Carletto Padulosi (l'eroe di mesagne) Cotrufo, Motta, il grande Gigi Santini sono davvero tanti, dentro e fuori dal campo. Non ho mai pensato e vissuto il basket come una carriera, ma solo un mezzo per tante altre cose Quando vivi una città non solo per il basket ti si apre un mondo e sta a te coglierlo e arricchirti con questo. Mi sento con alcuni, con altri no ma se li ritrovo è come se non ci si fossimo mai lasciati. Un salutone al nonno Berardino San, e tutti che non ho nominato.”
Non perde l’occasione per scherzare il buon Milton.
“Come è proseguita la mia carriera? Ho giocato ancora al nord per un anno, ma lì diciamo non c'era la carne di cavallo ed ho smesso.
Ora sono in Brasile, sto provando a mandare avanti un’attività dentro un parco naturale che si trova fra Rio e Sao Paulo. Un posto meraviglioso una scelta fatta per stare un po’ più vicino alla famiglia e scappare da un'Italia tristemente governata.”
Il suo viaggio è proseguito. La saudade ha vinto, il suo presente si chiama Brasile, ma tra i ricordi più belli rimangono il Sud e l’Italia. Seppur tristemente governata, come dice lui. 
Fonte www.sportpuglia.it Share

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